Una ricetta semplicissima per ingredienti e gusto, proprio come il pane: semplice e buonissimo. Il profumo che si sente nell’aria quando si cuoce pane è unico e inimitabile, porterete serenità non solo nella vostra casa ma anche in quelle affianco. Mi piace pensare che sia il profumo più buono anche perchè deriva da una pianta preziosissima che la natura ci ha regalato, quindi il nostro fare pane deve essere un omaggio alla natura stessa.
La ricetta proposta è caraterizzata da due aspetti:
- Si usa lievito di birra che attua una lievitazione diretta ossia veloce: i lieviti fermentano velocemente il maltosio presente nella farina e producono una grande quantità di CO2 o anidride carbonica che crea la tipica occhiatura a pori larghi nella mollica.
- La farina consigliata è la farina forte, in commercio detta “0″ : la proteine presenti sono in quantità maggiore (almeno 11%) rispetto alla farina 00 (proteine ca.9%) che subisce una lavorazione di “abburattamento” e raffinazione più invasive impoverendosi così di proteine, lipidi, vitamine, enzimi e fibre.
Gli ingredienti sono pochi e facilmente reperibili, vi serve solo olio di gomito…parecchio olio di gomito.
Forza non spaventatevi, fare il pane è bellissimo!
Per 12 panini circa.
IngredientiPeso g (o altra unità di misura espressa)
farina forte 0500
lievito di birra10 (un panetto è da 25)
acqua350
sale2 cucchiaini
Pre riscaldare il forno a 50°C.
Mettere sul piano di lavoro un cartoncino o un raschietto e un canovaccio a portata di mano.
Preparare in una ciotolina il sale.
In una ciotola grande versare la farina e il lievito sbriciolato; cominciare a mescolare cercando di rompere il più possibile il lievito e amalgamando il composto.
Aggiungere l’acqua gradualmente mescolando con indice e medio della mano libera il composto: l’acqua deve circolare sui lati e sul fondo. Poi cominciare ad impastare cercando di usare una mano sola. Quando nell’impasto l’acqua sarà assorbita versare il sale e continuare ad impastare.
SUGGERIMENTO: Il sale va aggiunto sempre alla fine per non “soffocare” il lievito.
Quando l’impasto mostrerà di avere “corda” ossia quando farete fatica a muoverlo, versarlo sul piano di lavoro SENZA AGGIUNGERE FARINA. Continuare a impastare usando il palmo della mano: spingere in avanti e recuperare come se si dovesse muovere il remo di una barca. Il calore della mano aiuterà la fuoriuscita del glutine e la creazione della maglia glutinica; quando l’impasto si staccherà dal piano allora si potrà aggiungere un po’ di farina per distaccarlo dalle dita e dargli una forma sferica.
Inumidire un canovaccio, mettere l’impasto nella ciotola iniziale coperto dal canovaccio, spegnere il forno e mettere la ciotola all’interno.
Lasciare lievitare per un’ora.
Dopo un’ora quando l’impasto sarà raddoppiato, porlo sul piano di lavoro e impastarlo giusto il tempo di sgonfiarlo. Dargli una forma allungata o cilindrica e con il cartoncino tagliare 12 pezzi uguali. Mettere un foglio di carta da forno su una teglia, arrotolare i pezzi d’impasto e appoggiare le palle sulla teglia. Infine coprire con il canovaccio umido precedentemente usato; lasciare lievitare altri 30 minuti fuori dal forno.
Allo scadere dei primi 10 minuti scaldare il forno a 220°C in modalità ventilato (se possibile). Allo scadere dei 30 minuti della lievitazione, mettere un pentolino d’acqua calda sul fondo del forno: ciò permetterà di mantenere il gusto grado di umidità in cottura.
Infornare a 220°C per 12-15 minuti. Quando la superficie e il fondo dei panini saranno dorati potete sfornare.
CONSIGLI MANGERECCI
Il pane è perfetto per qualsiasi ora, ma io non sono imparziale da questo punto di vista; i panini di questo tipo sono ottimi con della confettura o del burro fatto in casa aromatizzato: montare la panna fino a quando diventa burro e versare una spezia a piacere.
Ma il pane svolge la sua funzione migliore quando è condiviso con chi ci sta a cuore…sempre che non ve lo rubino da sotto il naso!