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Pane casareccio di Genzano (Castelli Romani)

Da 19stefano55

E’ un pane che vanta un titolo raro nella panificazione, infatti si forgia dell’IGP. Indicazione geografica protetta. Un marchio di origine che la UE concede a quei prodotti alimentari la cui produzione, trasformazione e/o elaborazione avviene in un’area geografica determinata. Qui siamo nel cuore dei Castelli Romani a 2 passi da Albano, sulla via Appia e a 10 minuti dalla sede estiva pontificia di Castel Gandolfo. E’ stato il primo in Europa ad ottenere questo importante e speciale riconoscimento.

Sono più di 300 anni che viene fatto e si dice che oltre alla lavorazione, al modo di cuocerlo , un’importanza speciale ce l’abbia l’acqua.

L’impasto viene fatto lievitare per circa un’ora e successivamente il pane, trasformato in pagnotte e filoni, viene messo a riposare in casse di legno con teli di canapa e spolverato con cruschello o tritello.

Croccante fuori e molto leggero dentro, ha un sapore sapido e un profumo che richiama quello dei granai. La crosta, dal colore marrone scuro, è molto importante perché protegge la mollica e la conserva a lungo soffice e spugnosa. L’ho mangiato tante volte e chi è abituato al pane senza sale magari inizialmente…”ci deve fare la bocca” ma  per la bruschetta con il pomodoro  e olio extra vergine di oliva è….la fine del mondo.

Pane casareccio di Genzano (Castelli Romani)

Fatto con lievito naturale non sopporta la conservazione sottovuoto e il contatto con la plastica e, ciò che più conta, grazie a questo lievito, si conserva fresco e fragrante per molti giorni. E con i ritmi famigliari non è cosa da poco.

Nel disciplinare di produzione si dice che “si confeziona a forma di pagnotta con “baciatura ai fianchi” o di filoni rotondi e lunghi dal peso che varia da 0,5 a 2,5 Kg”.

Ovviamente vi consiglio di andare a Genzano, i forni son ben visibili con le fascine per il fuoco poste all’ingresso dei negozi, nella festa dell’Infiorata nel mese di giugno. 2000 metri quadrati, selciato romano, in salita con tanti quadretti, di fantasia o riproduzioni di celebri quadri, impiegando 350-400.000 fiori. Se poi si sale su una terrazza e lo si vede dall’alto…..quasi un Paradiso di colori!!

Pane casareccio di Genzano (Castelli Romani)



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