Si dice che i greci siano un popolo che si nutre di pane e difatti il suo consumo pro capite all'anno è tra i più alti dell'Europa anche se negli ultimi anni con l'aumento del torne di vita si registra un leggero calo; tenore di vita e pane sono inversamente proporzionali: aumenta l'uno e diminuisce l'altro e lo stesso specularmente! Immagino perciò che il suo consumo sia aumentato in questi ultimi 6 anni.....Chi è nato e cresciuto tra gli anni 50 – 70 conosceva due tipi di pane: il bianco e il nero. Il bianco era il “pane calmierato” un pane piatto, senza carattere e nessuna varietà. Si andava al forno e si comprava al pezzo “la fratzola” , (filone) oppure il “karveli” (pagnotta). Altro non c'era.Ad Atene, il pane di riferimento era quello di “Varkizis”, un pane di farina bianca con una percentuale di farina di semola e aggiunta di semi di finocchio, una proposta nuova per gli standard dell'epoca. Nello stesso tempo, a Salonicco si andava pazzi per la la baghetta di Terkenlis.E' stato dopo la fine degli anni '80, (precisamente nel 1992) quando il pane si è liberato dalla schiavitù del calmiere che i panificatori hanno cominciato a essere stimolati e interessati a produrre pane con personalità e carattere.Dalla metà degli anni '80 aumenta il consumo del “pane nero”, cioè pane con farine integrali, mentre dal 1990 in poi si espande il consumo di pani “speciali”: di segale, di mais, misti, contadini etc; poco dopo appaiono le baguette francesi, le ciabatte italiane e i pani arricchiti con semi di girasole, formaggio, noci, olive etc.
Ingredienti:
- 250 gr. di farina 0
- 110 gr. di latte
- 110 gr. di olio extra vergine di oliva
- 1 uovo
- mezzo cubetto di lievito di birra fresco
- 6-7 pomodori secchi
- 120 gr. di feta
- un pizzico di origano
- pepe nero macinato fresco
Nota: ho omesso il sale perchè sia i pomodori che la feta sono molto saporiti.credits:athinorama