Si tratta, forse, dell'espressione più tipica della cucina "povera". Esistono diverse versioni di questo piatto, il cui ingrediente base è il pane raffermo.Vediamo due differenti modi di preparare il "pane cuotto". Quella utilizzata nel napoletano è la seguente:
Pane raffermocipollalardo, sugna o olioalloro,prezzemolo sale pepe nero formaggio grattugiato
Tagliare finemente una cipolla e farla soffriggere nella sugna,o nel lardo nell'olio. Appena diventa di un bel colore rosso, aggiungere acqua. Quandol'acua bolle aggiungere le foglie di alloro e, poco dopo, i pezzi di pane raffermo, in dialetto " e tozzole e pane". Dopo qualche minuto il pane si "gonfia", ed è il momento di impiattarlo, con l'acqua di cottura, cospargendolo di formaggio grattugiato. Chi non aveva la possibilità del formaggio, si accontentava di prezzemolo e pepe nero.
La seconda versione è un po più ricca, ed era usata dai pastori sui monti del salernitano.
1/2 litro acqua3/4 patatepane raffermo a fette1 spicchi aglio3 cucchiai oliopeperoncinosale
In una casseruola portate a bollore l'acqua salata e con un cucchiaio di olio. Sbucciate le patate e tagliatele a fette sottili.Calatele nella casseruola e portatele a cottura. Quando le patate sono cotte, versate il pane raffermo e mescolate fino a che non avrete un composto molto cremoso. Soffriggete in una padella il restante olio con il peperoncino e l'aglio. Appena imbiondisce l'aglio, toglietelo e versate l'olio nel composto di pane e patate, facendo cuocere ancora qualche minuto.Fate riposare il tutto qualche minuto e servitelo con un abbondante grattugiata di formaggio.