Magazine Diario personale

“Pane nostro” by Menichetti Serenella

Da Parolesemplici

07-Pane_eucaristico1

Acqua e farina e avrai di che sfamarti.

Ho visto uomini dissodar la terra

e fazzoletti a quadri zuppi di sudore.

Altri, con gesta ampie, spargere sementi.

Ho scorto la terra aprirsi all’accoglienza.

Acqua e farina e avrai di che sfamarti

E sventolar dell’universo le bandiere

e, un oceano giallo verso il sole librarsi.

Bagliori di fuoco e scintille purpuree

Acqua e farina e avrai di che sfamarti

Ho visto in mezzo all’oro chiazze rosse,

come il sangue dei soldati in guerra.

E scarpe giganti calpestar le messi.

E scarne mani tese, tornar vuote.

Acqua e farina e avrai di che sfamarti

E, mentre l’alba fa corse di luce.

ho distinto in aurea nebbia corpi, immersi

E udito di gioia gridar la trebbiatrice

Acqua e farina e avrai di che sfamarti.

E, mulini senza prender fiato, cantare.

Ho percepito della farina il vagito.

mentre l’acqua proponeva  un’alleanza

per insieme sconfiggere la fame.

Acqua e farina e avrai di che sfamarti.

Ho visto abili mani mescolare

ed impastar, acqua amore e polvere.

Gesti materni, a crescer un pane, atti.

Acqua e farina e avrai di che sfamarti

Cibo essenziale, che la fame toglie

Universale  alimento, dalla terra nato

Creato d’acqua e grano, fuoco ed aria

Che ogni mensa possa esserti culla.

Ogni corpo in te trovar giusto ristoro

ed equilibrio fra l’abbondanza e il nulla.

Tu sia “PANE NOSTRO” di tutti diritto.

Poesia candidata al Premio internazionale di poesia Piccapane


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