Fuori dal tunnel
Oscurità e silenzio vi circondano. Avete perso l’orientamento e brancolate nel buio in cerca di un appiglio. Bisbiglii misteriosi vi lasciano presupporre la presenza di altre persone accanto a voi…ma chi sono? Le voci si moltiplicano mescolandosi a sospiri e frasi spezzate che somigliano a imprecazioni.
Qualche nota musicale giunge alle vostre orecchie da un punto indefinito dello spazio circostante e vi ricorda che non siete soli.
I minuti passano, l’ossigeno comincia a scarseggiare e l’agitazione diventa palpabile intorno a voi.
Avvolti nelle tenebre cercate di razionalizzare, di capire dove siete e cosa sta succedendo, se vi trovate immersi in un incubo o se quella è la realtà.
Poi all’improvviso una luce si accende e rischiara la stanza in cui vi trovate illuminando i volti degli individui che vi circondano.
La stanza si muove e, uscendo da un tunnel, vi riporta alla vita.
Un film dell’orrore tipo l’Enigmista? No.
Vi eravate semplicemente addormentati nella metropolitana e vi siete svegliati mentre il vagone era bloccato al buio tra due stazioni. A Parigi capita spesso e l’attesa snervante può diventare…inquietante.