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Panino immortale grazie a McDonald’s

Da Lalternativa

Sally Davies è l’ideatrice del reportage fotografico sulla capacità di conservazione del panino venduto nella più grande catena di fast food in Italia e nel mondo, sua eccellenza Mr. McDonald’s. La fotografa newyorkese, dopo averne comprato uno, ha dato il via all’Happy Meal Project.

L’Happy Meal è un pasto per bambini, di solito è venduto in una confezione che può contenere, a seconda di quello che si preferisce, un hamburger, un cheeseburger, un Chicken McNuggets o un McToast. Poi, ci sono anche una bevanda, una confezione di patatine fritte o delle carotine, e un giocattolo a sorpresa.

L’idea della fotografa Sally Davies è stata quella di scattare, allo stesso panino che aveva acquistato, una foto al giorno sino a quando questo non si fosse disintegrato per ‘cause naturali’. Il panino – precisa l’autrice del progetto – è stato sempre sul tavolo della mia cucina, fuori dal frigorifero. E, sorpresa inquietante, al 137esimo giorno di vita il panino si presentava privo di muffe e cattivi odori, ma soprattutto con l’aspetto e la consistenza iniziali.

Ora, la Davies intende proseguire con il suo progetto fino a quando “non accadrà qualcosa di significativo”, spiega la fotografa. Ma forse, farebbe bene a prepararsi ad una lunga attesa. Voi, lo mangereste volentieri un panino Highlander?

Il segreto dell’immortalità dei panini di McDonald’s è stato illustrato dalla rivista online Salon, grazie al contributo di esperti e scienziati che hanno dato alcune spiegazioni sulla resistenza del cibo di McDonald’s.
Gli esperti affermano che “i conservanti non sono gli unici responsabili della resistenza alla muffa dell’Happy Meal”. Marion Nestel, direttrice del programma di ricerca sul cibo della New York University, spiega che “McDonald’s deve usare ‘un’enorme quantità’ di propanoato di sodio (C3H5O2Na) per prevenire la crescita di batteri e muffe”. Si tratta, in pratica, della stessa sostanza che troviamo in alcune confezioni di alimenti con la sigla E281, ovvero un additivo che viene utilizzato come conservante.

Anche la resistenza delle patatine fritte, che contengono acido citrico come conservante, è stata provata più volte. Il segreto della loro longevità sarebbe dato dalla quantità di grassi che contengono. Infatti Barry Swanson, professore del dipartimento di scienza del cibo della Washington State University, assicura: “Tutto quello che ha un’alta percentuale di grassi è poco umido, e una bassa umidità significa meno spazi di crescita per la muffa”. A differenza delle patatine normali, infatti, quelle del McDonald’s sono più croccanti e sottili in quanto la loro superficie è sottoposta a una quantità di calore più alta che riduce l’acqua e uccide gli agenti patogeni. Inoltre la loro conservazione è favorita dallo strato di sale con cui sono coperte le patatine.

Allo stesso modo, la conservazione della carne dipende sia dall’alta percentuale di grassi e sia dalle alte temperature alle quali viene cotta. Invece il pane, quello con i semi di sesamo, contiene due tipi di conservanti, il propanoato di calcio e il propanoato di sodio. Ma gli ingredienti non sono diversi da quelli che si trovano nella maggior parte del pane confezionato che troviamo al supermercato. Sean O’Keefe, professore di scienza del cibo alla Virginia Tech, fa quindi notare come gli ingredienti dei prodotti McDonald’s siano gli stessi di tutti gli altri fast food e dei prodotti trattati e confezionati.

Cosa abbiamo imparato? Che non dovremmo focalizzare la nostra attenzione solo sui prodotti McDonald’s, poiché molti alimenti sono altrettanto grassi, salati e  privi di sostanze nutritive. Chissà avventurandoci nel mondo alimentare quale altro singolare segreto potremmo scoprire.

Panino immortale grazie a McDonald’s

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