SI CHIAMA PROMETEA ED E’ UN PANNELLO SOLARE FLESSIBILE che rivoluzionerà il settore del fotovoltaico. Nato da un’azienda veneta, il prodotto ha già conquistato il colosso di Taiwan Hiwin, che ha investito 100 milioni di dollari per avviarne la produzione. Da Montebelluna, nel Trevigiano, a Taiwan. È la linea tracciata da un progetto italiano che minaccia di trasformarsi in una rivoluzione: Energyka, giovane azienda veneta guidata da Rolando Rostolis, 42 anni e creatore del brevetto per il pannello fotovoltaico flessibile. Un’invenzione all’avanguardia che ha conquistato Hulket – controllata dal colosso di Taiwan Hiwin – con la quale Energyka ha firmato una joint venture paritetica: 100 milioni di dollari per iniziare la produzione. Un enorme successo, visto che l’azienda è nata solo cinque anni fa dalla volontà di Rostolis, non più interessato al suo posto di responsabile della sede italiana di un’azienda tedesca. Da lì il licenziamento e la fondazione di Energyka, che con i suoi pannelli flessibili va ad aggiungersi al novero delle molte eccellenze italiane sotto l’aspetto del fotovoltaico.
L’AZIENDA DI ROSTOLIS COMINCIA SUBITO A LAVORARE NEL SETTORE, ma sempre tenendo a mente un obiettivo ben preciso: depositare un brevetto per un nuovo tipo di pannello solare. Ci sono voluti cinque anni di ricerca con tre ingegneri dedicati, ma alla fine l’azienda è arrivata a Prometea; un pannello fotovoltaico flessibile di tipo CGIS – rame, indio, gallio e selenio – caratterizzato da un’efficenza del 20% superiore a quelli standard e da costi d’installazione inferiori del 20%. La svolta è arrivata con l’interesse di Hulket nel progetto e la conseguente joint venture. “Abbiamo trovato un partner industriale ideale nella multinazionale asiatica Hulket, seconda azienda al mondo nel campo delle linee di produzione di precisione” ha spiegato Rostolis “Uno dei player internazionali più importanti a livello globale, che ha creduto nei nostri progetti e ha consentito di trasformare in realtà il sogno di un nuovo tipo di fotovoltaico”. Flessibile, impermeabilizzante e calpestabile, Prometea sta per diventare realtà e promette già di essere un prodotto rivoluzionario. Grazie alla partnership con Hulket, l’azienda da meno di 10 milioni di euro avrà la possibilità di produrre i pannelli mantenendo il brevetto e lo sviluppo commerciale. La controparte taiwanese ha già investito 100 milioni di dollari per far partire le prime due linee di produzione, ma l’obiettivo è quello di investire un miliardo di dollari per aumentare le linee fino a 22.
>Fonte<
Redatto da Pjmanc http://ilfattaccio.org