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Lei sta lì, a cavallo fra Africa e Europa, un poco africana e un poco italiana, a volte ne africana ne italiana, un mondo a se, fatto di ritmi lenti accompagnati dal rumore del mare che si infrange sulle rocce nere delle sue coste inaccessibili. Un puntino sospeso nel Mediterraneo, distante dalla costa tunisina solo una settantina di chilometri, la madre terra siciliana ne dista di più!Difficile credere che è la quinta isola italiana in ordine di grandezza, nessuno ne parla mai! Sarà lei l'isola che non c'è di Peter Pan?E' nata da manifestazioni vulcaniche che nel tempo si sono sovrapposte e succedute per regalarci questa piccola perla, e in tutta l'isola se ne possono vedere i segni facendo anche belle escursioni. Per chi è particolarmente interessato all'argomento a Punta Spadillo c'è anche un museo vulcanologico.La nostra vacanza è iniziata di domenica e visto che la domenica è fatta per riposare, questo è stato il leitmotiv di questa settimana di metà ottobre.Bello è stato godere del sorgere del sole dalla terrazza del dammuso, leggendo, sorseggiando tè, guardando il mare e sentendone l'odore con la compagnia di Memé che ha voluto essere il "nostro" gatto per una settimana.
Bello è stato veder spegnere il giorno in tramonti infuocati sorseggiando un aperitivo e preparando il fuoco per la griglia.
Bello è stato dormire con le finestre aperte e sentire sempre solo, ininterrottamente il suono delle onde che si gettano contro gli scogli, e scoprire come cambia il suono cambiando lo stato del mare, quasi un fruscio a mare calmo, uno scroscio impetuoso a mare mosso, e più il mare è mosso, più il rumore è forte e coinvolgente!
Pantelleria non è per tutti e non è solo per ricchi.
Pantelleria non ha spiagge e il litorale molto frastagliato offre "solo" scogli e piccolissime insenature nascoste dalle montagne che arrivano sino al mare. Alcune di queste di una bellezza unica, sono anche piuttosto complicate da raggiungere e a volte bisogna percorrere sentieri scoscesi camminando anche per un oretta, altre si raggiungono solo dal mare.
Ma se siete amanti della natura selvaggia e preferite stare lontani dal turismo dello sdraio a tutti i costi, a Pantelleria ci lascerete il cuore.
Il suo turismo, quasi inesistente, è fatto di persone che amano il silenzio (qui persino i gabbiani sono discreti), persone che non cercano la mondanità ma privacy e riposo del fisico o della mente; molti sono affezionati che tornano perché qui si "stacca" veramente.
Per chi ama camminare è perfetta, ci sono sentieri per fare trekking di diverse difficoltà con vedute mozzafiato, per chi ama invece i fondali marini bastano una maschera e le pinne, senza contare le fantastiche immersioni che si possono organizzare.
Un vecchio pandino è stato il nostro mezzo di locomozione. E' l'ideale per le strade dell'isola, strette e a volte sterrate.
Dopo un primo giro completo, usando la strada perimetrale, per farci un'idea dei tempi di percorrenza e per poter avere una visione generale di cosa ci aspettava, abbiamo intervallato le nostre escursioni a giornate di assoluto relax e, come si sa, le vacanze sono sempre troppo corte, così ci resta tanto da vedere...sarà un buon motivo per tornare. ;)
Ci siamo immersi nelle vasche calde delle Grotte di Sataria, e nelle pozze del Lago di Venere.
Lago di Venere anche detto Lago Specchio di Venere.
Ci siamo goduti lo spettacolare acquario naturale del Laghetto delle Ondine e abbiamo fotografato l' Arco dell' Elefante con le cale Levante e Tramontana.
Tutte le mattine si andava in paese a fare spesa per cene luculliane dove gli ingredienti sono sempre stati quelli che offre il territorio, gustandoci grigliate o zuppette fantastiche annaffiate da Zibibbo. Ho imparato a cucinare la murena, così come la si fa a Pantelleria: prima fritta e poi messa in umido facendo il sughetto con pomodori, olive e capperi. E' stato come vivere alla...c'era una volta...Andrea puliva il pesce a mare, come dicono i siciliani, e Memé gli faceva compagnia in attesa di qualche bocconcino, io preparavo l'aperitivo al tramonto e la cena che poi si consumava con la candela accesa...ma cosa si può volere di più?Noi ce la siamo goduta così, a ritmo lento, senza strafare, senza voler vedere tutto in 7 giorni, ma trovando un giusto equilibrio fra l'oziare un po' e lo scoprire le sue meraviglie. Regalandoci un dammuso quasi nel mare, tanto gli era vicino...
Le previsioni mettevano pioggia e temporali per tutta la settimana!! Le nuvole corrono veloci a Pantelleria e il sole si copre e si scopre in un secondo, quando piove è un attimo, uno scroscio e via, i panteschi dicono che da loro è estate fino a Natale poi fa freddo fino a marzo, se freddo si può chiamare 15°. Abbiamo scoperto che ottobre è perfetto, belle giornate di sole ancora estivo ma non sfacciato, si, qualche mezza giornata nuvolosa, ma fa caldo lo stesso.La sera basta una manica lunga per poter cenare ancora sotto il canniccio, la notte finestre aperte ed una leggera coperta, il mare regala ancora bagni per aver accumulato calore durante l'estate e visto l'abbassarsi dei prezzi si può avere un dammuso anche con 300 euro, ma ci si può regalare anche il lusso a prezzi accessibili.E' stato difficile il rientro, la domenica mattina, mentre si chiudeva la porta di casa per l'ultima volta, ci siamo guardati e avevamo le lacrime agli occhi entrambi, come sarebbe bello poter vivere così; di poco.Abbiamo salutato Memè col cuore che si stringeva pensando ai giorni a venire, sapendo che per qualche giorno avrebbe continuato ad aspettarci non capendo dove siamo finiti.Ma abbiamo anche sorriso al pensiero che torneremo, perché ce lo siamo promessi, questa settimana di ottobre deve diventare un appuntamento annuale e allora...Memé, aspettaci!
Beatrice Casoni.La potete trovare su: http://beatravelplanner.blogspot.it/
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