Panzerotto non andare via........

Lo incontro quasi tutti i giorni. Abbiamo gli stessi orari e forse facciamo lo stesso lavoro. La cosa divertente è che ci incrociamo sempre più o meno allo stesso posto, tra la curva degli asini, dove due quadrupedi placidi brucano l'erba dell'uliveto che circonda una villetta bianca e il grande belvedere che apre lo sguardo sul mare e la vicina costa. Guida una vecchia vespa , potrebbe essere un cuoco, forse un cameriere; tra i 25 ed i 30 ha i capelli pituttosto lunghi che spuntano dal casco nero. La cosa strepitosa è che anche il sabato, per esempio, ritarda con i miei tempi e i giorni feriali anticipa un po'. Porta sempre una felpa grigioverde con il logo , impresso in giallo, di Balla coi cinghiali , il grande festival rock che si svolge in questi giorni in un paese di mezza montagna, (come a Woodstock ma si mangia meglio recita lo slogan ormai decennale). Lo chiamo tra me e me panzerotto, in effetti un po' ciccio lo è , cosa che potrebbe testimoniare per l'ipotesi cucina piuttosto che sala. Il mistero resta solido come un quarto di pecorino stagionato. Ma prima o poi lo saluto ! Magari gli faccio una foto !