L’esame autoptico sul corpo di Paola Caputo ha come esito«Morte da costrizione esterna del collo determinata da un laccio», dunque quella sera non vi è stato nessun malore, almeno così sembra da quello che scrivono gli anamatopatologi che hanno eseguito l’autopsia sul corpo della ragazza salentina deceduta venerdì notte a causa di un gioco erotico estremo. Paola è dunque morta soffocata da una delle 7 corde che Soter Mulè ha usato per il «breath play». L’esame è stato eseguito ieri mattina dal professor Giorgio Bolino, docente di Medicina legale all’università romana de La Sapienza, oltre all’autopsia, come accade in questi casi sono stati disposti test tossicologici che sono stati affidati al medico legale Felice Rosati, i risultati dovrebbero essere noti entro sessanta giorni, gli esami sono importanti per capire se ci sia stata una alterazione dovuta ad alcol o droghe. Come sappiamo il gip sostiene che da parte di Mulè «non vi è stato alcun comportamento di prevaricazione, di minaccia o di costrizione per indurre le due vittime ad accettare di essere legate», sempre il gip però negli atti ha sottolineato che il Mulè ha compiuto una «gravissima imprudenza, contrassegnata dall’aver dato corso a una pratica in cui egli stesso si definisce poco esperto e che è oggettivamente rischiosa»
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