Le storie che parlano di adolescenza mi attirano sempre come una calamita anche se ormai ho quasi 40 anni e la mia di adolescenza è gia' finita da un bel po'.E' una storia d'amore,ma anche un nostalgico ricordare da parte di Alessandra,la protagonsita,sua madre morta da pochi mesi.Nno so quanto ci sia di autobiografico,credo molto pero'.. perche' questo libro è dedicato alla madre e si sente che la ferits è ancora aperta.Alessandra e Gabriele si conoscono per caso,cioe'lui è evitato come la pesta in classe per via del suo carattere e situazione famigliare borderline,lei orfana da poco e tornata a scuola per l'ultimo anno di liceo,sente che nulla è piu' come prima e dicede di sedersi di banco accanto a lui ,Gabriele,chiamato anche Zero.Lei da quel momento è Zeta tra ricordi ,vicissitudini scolastico e amicizie sbagliate ,la loro storia avra' una sua fioritura..Mi ha ricordato un po' Moccia ma molto meglio scritto e molto piu' profondo.
voto 7+