Ha trent’anni di carriera dietro le spalle, Paola Turci e mantiene una figura snella da ragazzina e una vena artistica che non si è mai affievolita. Un pop gentile, con testi semplici, mai banali, sui quali si può riflettere. Paola ha avuto una vita non facile, tutti coloro che l’anno seguita sui media lo sanno, ma c’è sempre stata. Come un’amica discreta che puoi chiamare quando vuoi ascoltarla, lei si è mantenuta attiva nel tempo, non cadendo mai nelle trappole commerciali e nel facile specchio dello showbiz.
Quando si esibisce accompagnandosi solo con la chitarra, magari all’interno di un club di atmosfera, raggiunge i suoi punti più alti. Artista senza fronzoli, sincera, naturale, spesso trascurata o un po’ sottovalutata.
Molti non hanno capito la sua capacità di tenere la scena, di dominare il palco, con una voce di respiro europeo, che può spaziare tra più generi: dal blues, al pop melodico, al rock, al genere romantico, senza mai deludere.
Così, solo a titolo d’esempio, vi consigliamo di ascoltare le sue ultime realizzazioni, pulite ed efficaci nella musica e nei testi: Io sono, Volo così e del passato come non ricordare Stato di calma apparente.
Poi, se volete farvi venire i brividi, godetevi Paola nella sua romanità nell’interpretazione del capolavoro di Edo De Angelis e Stelio Gicca Palli, Lella. Sola con la sua voce e la chitarra racconta la storia di questa donna uccisa dall’amante, su una spiaggia vicina a Roma e la capacità di interprete di Paola Turci esplode in tutto il suo pathos.
Mauro Pecchenino