Dopo anni torna a Cagliari Paolo Benvegnù.
Sul palco del Fabrik il 13 febbraio 2015, storico locale live del capoluogo, in collaborazione con Kuntra, l’ex Scisma viene a presentare il suo ultimo lavoro di studio Earth Hotel.
Apre il concerto la rivelazione (per me) Chiara Effe, che con il suo art pop, sfumato di jazz e ritmiche esotiche, e con solo una chitarra acustica e una loop station esegue i suoi brani in modo molto convinto e convincente. Tiene il palco alla grande e creando un’atmosfera molto intima nonostante il pubblico sia abbastanza numeroso e, credo, per una buona parte, all’oscuro delle creazioni musicali della bella e brava artista cagliaritana.
Leggendo a posteriori il suo sito vedo con piacere i suoi tanti progetti e la sua storia davvero interessante. Molto curioso e intrigante il suo progetto artistico culinario dove ognuno nella propria casa può crearsi una serata a base di musica e cucina, dove Chiara e i suoi musicisti suonano e uno chef cucina le sue specialità. Da provare!
Dopo un brevissimo cambio palco arriva Paolo Benvegnù. È supportato da una band formata da Luca “Roccia” Baldini al basso, Andrea Franchi alla batteria (e in certi pezzi di supporto alla chitarra acustica),e dal maestro Marco Lazzari alla tastiera.
Iniziano le danze i brani dell’appena uscito Earth Hotel, “Nello Spazio Profondo”, “Feed the desctruction” e “Avenida”. Poi un’immersione nel passato, quel Piccoli fragilissimi film, suo esordio da solista del 2004, con la bellissima “Quando passa lei” e da Hermann del 2011 (vincitore del premio Tenco come Miglior Disco dell’Anno) “Love is talking” e “Avanzate ascoltate”. “Orlando” sempre da Earth Hotel fino ad arrivare alla bellissima “il Mare Verticale”, reinterpretata anche da Marina Rei e da Giusy Ferreri.
Si susseguono senza sosta e con pochissime interruzioni parlate brani recenti e dei primi album solisti, dove l’artista quasi si stupisce e ringrazia per il folto pubblico e per il suo calore, e dove ogni tanto rimarca la sua forma fisica in questo momento non ottimale (nel senso qualche chiletto in più). Ha sicuramente spiccato per pathos e forza emotiva, nei bis, l’ultimo (tra l’altro ultimo anche in Earth Hotel) “Sempiterni sguardi e primati” :
“non è vero che finisce la notte e le cose più belle non ritornano mai”.
Serate che a Cagliari son sempre più rarefatte, anche se a dire il vero, i piccoli concerti di qualità non mancano, magari con musiche più di nicchia, ma che, appunto per questo motivo meriterebbero curiosità maggiore da parte di un pubblico giovanile incontentabile e per questo annoiato e lamentoso.
Intanto ci siamo goduti questo bel live e stiamo in felice attesa per il live di Edda a Palazzo Siotto, e Dente nelle Scannu Sessions (piccoli live acustici fatti in solitaria su una piccola sedia di legno, detta appunto in sardo “su scannu”) a Bauladu in provincia di Oristano.
Written by Daniele Mei
Photos by Emiliano Cocco
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