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Paolo Gabriele:”trovato in casa assegno di 100mila euro del Papa”

Da Granata84

Era stato arrestato lo scorso 23 maggio con l’accusa di aver sottratto documenti dall’appartamento di Benedetto XVI. Oggi Paolo Gabriele, aiutante di camera del Papa, è stato rinviato a giudizio per furto aggravato. Con lui anche un analista programmatore della segreteria vaticana, Claudio Sciarpelletti, accusato di favoreggiamento. Nonostante il rinvio a giudizio, continuano le indagini sulla fuga di documenti.

Tra le motivazioni addotte da Paolo Gabriele per aver sottratto documenti dall’appartamento pontificio, fotocopiandoli perchè non ci si accorgesse della scomparsa degli originali, ci sono «gli interessi personali, tra i quali quello per l’intelligence» e il fatto che ritenesse «che il Sommo Pontefice non fosse correttamente informato». Lo si legge nella requisitoria del promotore di giustizia vaticano Nicola Picardi.

DOCUMENTI, UN ASSEGNO E LIBRI ANTICHI Frutto delle perquisizioni contro Paolo Gabriele e ora sottoposti a sequestro, ci sono non solo documenti sottratti dall’ appartamento papale, ma anche un assegno di 100.000 euro intestato al Papa, una pepita d’oro e una edizione dell’Eneide del 1581. Oggetti erano regali fatti a Benedetto XVI.

“SCIARPELLETTI NON È COMPLICE” Claudio Sciarpelletti, l’analista programmatore in servizio in Segreteria di Stato rinviato a giudizio per favoreggiamento, è rimasto in cella solo una notte e il giorno dopo ha subito avuto la libertà provvisoria. La sua posizione, ha detto il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, «è meno grave di quella di Gabriele», non può essere considerato un «complice», più che altro uno che aveva «rapporti di conoscenza con Paolo Gabriele».

PUBBLICATI I DOCUMENTI Il Vaticano ha oggi pubblicato integralmente la requisitoria del promotore di giustizia e la sentenza del giudice istruttore che chiude la fase istruttoria contro Paolo Gabriele. Nei testi mancano solo i nomi dei testimoni, a parte mons. Georg Gaenswein, che era «talmente ovvio – ha detto Lombardi – e lui stesso ne ha convenuto». I nomi non sono fatti «per un principio di correttezza e riservatezza non c’è nessuna decisione particolare».

Paolo Gabriele:”trovato in casa assegno di 100mila euro del Papa”


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