L’abbiamo visto sul grande schermo (l’ultima volta, in Cavalli) e in tante serie televisive come Distretto di polizia e Medicina generale, ma in questi giorni Paolo Zuccari torna a teatro con il debutto de La Morsa di Luigi Pirandello, di cui firma regia e adattamento. Una commedia (o meglio, un “epilogo in un atto”, come disse lo stesso Pirandello), che racconta la psicologia e i sentimenti in contrasto dei tre protagonisti di un adulterio: l’appassionata e spontanea Giulia, il freddo e vendicativo marito Andrea, il pavido amante Antonio.
Il timore di essere stati scoperti turba profondamente i due amanti, con un crescendo alimentato con spietata consapevolezza dalla volontà di vendetta di Andrea, che stringe gradualmente i due in una morsa implacabile. La fredda crudeltà del marito, nemmeno sfiorato dal dubbio di essere in qualche modo responsabile, con il suo comportamento poco affettivo, del tradimento della moglie; l’incertezza e la viltà dell’amante, rendono la figura di Giulia vittima di entrambi.
“Il tema de La Morsa è la paura nelle sue varie forme, la paura di chi sente di essere scoperto, di chi vorrebbe uccidere, e di chi deve morire – spiega Zuccari, che è anche interprete dello spettacolo, insieme a Stefania Micheli e a Caterina Bertone – La figura stessa della donna, nel testo originale abitata dal senso di colpa tipico della moglie fedifraga siciliana che può riscattarsi solo con la morte, qui sarà invece rivisitata secondo problematiche nevrotiche e di identità incerta che coinvolgono i suoi stessi figli. Può succedere di tutto in qualunque momento, pericolosamente e definitivamente. Questa è la stessa sensazione che dovrebbe provare lo spettatore alla visione della storia”.
La Morsa
Dal 21 febbraio al 3 marzo 2013
martedì-sabato h 21; domenica h 18
Al Teatro Sala Uno
Piazza di Porta San Giovanni, 10
06 88976626
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