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Papà e mamma hanno messo su un processo disgustoso, turpe e ripugnante nei miei confronti

Creato il 25 gennaio 2011 da Frankezze

I miei non sanno che ho messo una telecamera nella loro sala da pranzo, e li spio comodamente da casa. Sono la mia trasmissione preferita, ma che non si sappia in giro. Ora parlano male di me solo perché faccio uso costante di farine boliviane per il naso. Solo perché ho fatto prostituire mia sorella e le sue amiche minorenni con i vecchi del circolo Arci Bellezza (a proposito: ciao Egidio). Solo perché dopo aver spacciato un po’ di erba ora sono passato al traffico di armi corte e lunghe ed di esplosivi con molti paesi del Mediterraneo orientale.

L’altra sera hanno allestito una sorta di processo in contumacia, nella sala da pranzo di casa, invitando due zie chiacchierate e la preside della mia scuola, una sorta di ustascia del Moige. Mi stavano infamando da circa un’ora e tre quarti, quando non ce l’ho fatta più a sopportare quello che vedevo sulla mia tv a circuiti chiuso, ho alzato la cornetta del telefono e ho chiamato (in realtà il mio telefono non ha nessuna cornetta: è un portatile del cazzo, lo afferri, digiti e poi sapete già il resto).

Io – Buonasera. Un mio amico mi ha chiamato invitandomi a sintonizzarmi con questo programma
Mio padre – Ma, Silvio, ma checcazzo dici, quale programma?
Io – Ho assistito a una trasmissione disgutosa, con una conduzione da parte tua, papà, riprovevole, turpe e ripugnante
Mio padre – Uè testina di minchia, se hai chiamato per insultare non hai capito nulla oh! Qui ne abbiamo piene le palle delle tue cazzate e della tua prepotenza
Io – Ho assistito per tutta la serata a una puntuale falsificazione dei fatti, a una mistificazione della realtà. A un attacco vergognoso alla mia persona, e spero che le sedi competenti…
Mio padre – Ma questo sta fuori di melone uè, ma che? Ti sei ingoiato la biografia del Gaetano Pecorella, uè? Ma allora dillo, no!
Io – E la cosa più ripugnante è stata quella di aver offeso tutto il tempo la persona di Luana Livraghi, amica di mia sorella e di vostra figlia, che ha avuto come unica colpa quella di darla a dei prezzi che le cosiddette signore lì presenti neanche si sognerebbero…
Mio padre – Uè pirla, modera i termini, quali cosiddette signore… qui ci son le tue zie che sono due vecchie baldracche, va bene (rumori di protesta delle zie), ma ci sarebbe anche la tua mamma e poi quella stracciacazzi moralista della preside (borborigma di disapprovazione della preside)…
Io – …Una persona molto migliore di molte delle donne presenti lì. Una ragazza che si è pagata gli studi…
Mio padre – Ma questo è impazzito…
Io – …venendo incontro alle esigenze sessuali di pensionati e invalidi di guerra con tariffe pre-euro. E dandomi solo il 35% dei suoi incassi, la povera ragazza…

Inutile dire che il giorno dopo tutto il palazzo parlava di questa telefonata. Nessuno che si occupasse dei reali problemi del condominio (l’autoclave ideologizzato, le mafie e mafiette che bloccano la pulizia delle scale, le costanti e reiterate violazioni della buca delle lettere…)


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