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Papa Francesco Bergoglio accoglie divorziati e donne che hanno abortito: «Misericordia, non tortura»

Creato il 19 settembre 2013 da Webnewsman @lenews1

Papa Francesco Bergoglio accoglie divorziati e donne che hanno abortito: «Misericordia, non tortura» (video)CITTÀ DEL VATICANO - Parla Papa Francesco Bergoglio ed espone le sue idee di apertura, mai viste fino ad ora da parte della Chiesa idee così aperte. Papa Bergoglio dice: «Io vedo con chiarezza che la cosa di cui la Chiesa ha più bisogno oggi è la capacità di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli, la vicinanza, la prossimità. Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia. È inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti! Si devono curare le sue ferite. Poi potremo parlare di tutto il resto. Curare le ferite, curare le ferite... E bisogna cominciare dal basso».UNA CHIESA PER TUTTILe parole di Bergoglio, nell'intervista rilasciata a Antonio Spadaro, direttore di Cività Cattolica, colpiscono, è un vero e proprio cambio di direzione da parte del nuovo Papa che continua dicendo: «La Chiesa a volte si è fatta rinchiudere in piccole cose, in piccoli precetti. La cosa piùi mportante è invece il primo annuncio: «Gesù Cristo ti ha salvato!». Senza sottrarsi alle domande più delicate.Grande apertura anche verso gli omosessuali, il Papa ha dichiarato: «Questa Chiesa con la quale dobbiamo “sentire” è la casa di tutti, non una piccola cappella che può contenere solo un gruppetto di persone selezionate. Non dobbiamo ridurre il seno della Chiesa universale a un nido protettore della nostra mediocrità», dice Francesco.LA CHIESA NON DEVE CONDANNARE GLI OMOSSESSUALI I DIVORZIATI ED I RISPOSATIAlla domanda di padre Spadaro che domanda come comportarsi con  «cristiani che vivono in situazioni non regolari per la Chiesa o comunque in situazioni complesse» ad esempio «divorziati risposati, coppie omosessuali, altre situazioni difficili», il Papa risponde: «Dobbiamo annunciare il Vangelo su ogni strada, predicando la buona notizia del Regno e curando, anche con la nostra predicazione, ogni tipo di malattia e di ferita. A Buenos Aires ricevevo lettere di persone omosessuali, che sono “feriti sociali” perché mi dicono che sentono come la Chiesa li abbia sempre condannati. Ma la Chiesa non vuole fare questo».Le parole del Papa sono già incredibili ma non finisce qui Bergoglio continua afferemando che:«Durante il volo di ritorno da Rio de Janeiro ho detto che, se una persona omosessuale è di buona volontà ed è in cerca di Dio, io non sono nessuno per giudicarla. Dicendo questo io ho detto quel che dice il Catechismo. La religione ha il diritto di esprimere la propria opinione a servizio della gente, ma Dio nella creazione ci ha resi liberi: l’ingerenza spirituale nella vita personale non è possibile. Una volta una persona, in maniera provocatoria, mi chiese se approvavo l’omosessualità. Io allora le risposi con un’altra domanda: “Dimmi: Dio, quando guarda a una persona omosessuale, ne approva l’esistenza con affetto o la respinge condannandola?”. Bisogna sempre considerare la persona». Guardare alla persona, dice Francesco: «Qui entriamo nel mistero dell’uomo. Nella vita Dio accompagna le persone, e noi dobbiamo accompagnarle a partire dalla loro condizione. Bisogna accompagnare con misericordia. Quando questo accade, lo Spirito Santo ispira il sacerdote a dire la cosa piùgiusta».VIDEO DELL'INTERVISTA IN BRASILE - I PICCOLI GESTI CHE DANNO SENSO AL MONDOVIDEO DI BERGAGLIO "CHI SONO IO PER GIUDICARE UN GAY"

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