Papa Francesco in visita in Sardegna critica il sistema economico

Creato il 23 settembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Photo credit: chilangoco / Foter / CC BY-SA

Papa Francesco ha scelto la Sardegna come secondo luogo per la sua visita pastorale in terra italiana. Una combinazione o una scelta quella di visitare due isole conseguentemente? La domanda rimane aperta, ma una cosa è certa: Cagliari ha accolto la sua venuta con grande felicità ma anche con speranza. La speranza di un’Italia migliore, che sia in grado di ridare lavoro e sogni ai suoi abitanti ormai disillusi.
Sul palco allestito in largo Carlo Felice lo hanno atteso un operaio in cassa integrazione, un’imprenditrice e un pastore, ognuno con una richiesta di aiuto e di preghiera. Bergoglio risponde raccontando della sua infanzia e della crisi degli anni Trenta: non era ancora nato negli anni economicamente più bui dello scorso secolo, ma si ricorda bene i suoi genitori che parlavano di quel fantasma.
La critica più forte la rivolge contro «un sistema economico che ha al centro un idolo, che si chiama denaro». Il denaro è la causa della disunione che regna tra gli uomini, è colui che ha creato la cultura dello scarto, dove i vecchi vengono abbandonati a loro stessi perché inutili. E il Papa è ben conscio del fatto che senza lavoro non può esistere dignità. Si rivolge allora a Gesù, chiedendogli di aiutarci perché «gli idoli vogliono rubarci la dignità»
Dopo queste parole rivolte alla piazza, Bergoglio si è spostato nella Basilica di Bonaria per celebrare la Messa, alla quale hanno assistito 1600 malati. Il suo viaggio per le vie di Cagliari è ancora continuato, facendo tappa nel Duomo dove ad attenderlo c’erano poveri e detenuti. È stato proprio un carcerato, Dante, che ha letto una lettera toccante nella quale chiedeva l’intercessione del Papa per eliminare la pena dell’ergastolo. Bergoglio ha poi chiesto al suo gregge di pregare per lui: <<Per favore vi prego di pregare per me, ne ho bisogno. Qui tutti abbiamo difficoltà, tutti abbiamo miserie, tutti noi abbiamo fragilità, nessuno qui è meglio dell’altro e tutti siamo uguali davanti a Dio>>.

La vicinanza che Papa Francesco ha dimostrato ai credenti è stata commovente e toccante. La sua visita ha saputo ridare la giusta speranza a un popolo che combatte ogni giorno con la disoccupazione e l’emarginazione. Nonostante le sue parole fossero rivolte a tutti, i giovani rimangono i principali destinatari del suo messaggio di rinascita e fede. E non è un caso che pochi giorni fa, al BlogFest di Rimini, Papa Bergoglio abbia vinto il Macchianera award 2013, come migliore personaggio dell’anno nel mondo della rete. Una vittoria storica se si tiene conto che la rete è stata sempre ostile nei confronti della Chiesa e delle istituzioni. Ma Papa Francesco ha vinto grazie all’utilizzo disinvolto di Twitter e ai suoi messaggi positivi e reazionari, che spingono la gioventù e non solo a reagire e a rendere il mondo migliore.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :