Papa Francesco incontra Letta, Marino ed Alemanno

Papa Francesco, nella giornata di ieri, ha incontrato il premier Enrico Letta, il Sindaco di Roma Ignazio Marino ed, infine, l’ex primo cittadino della Capitale, Gianni Alemanno. Tre udienze diverse ed impegnative per il Pontefice, che però si sono svolte in clima amichevole.

Enrico Letta ha raccontato di essersi recato dal Papa con una delegazione di circa dieci persone e sua moglie, la giornalista del “Corriere della Sera” Gianna Fregonara.  «E’ stato un colloquio particolarmente intenso. Gli ho raccontato il mio viaggio in Terra Santa. E’ stato ribadito il positivo convincimento delle parti di proseguire nella reciproca collaborazione per il progresso della Nazione italiana e per il bene della comunità internazionale», ha spiegato il premier al Cardinal Tarcisio Bertone, con il quale si è intrattenuto dopo l’incontro.

Un altro tema affrontato durante l’udienza con Papa Francesco è stato «Il fattivo apporto che le famiglie italiane e le istituzioni della Chiesa continuano a fornire alla stabilità del Paese». Poi si è parlato delle «Misure per creare e tutelare l’occupazione giovanile». Ma, in particolare, afferma Letta: «Ci si è soffermati sulla situazione sociale e sulle principali prove che i cittadini e le istituzioni dell’Italia e dell’Unione europea stanno sostenendo, in particolare, a proposito dell’adozione di misure che creino e tutelino l’occupazione soprattutto giovanile».  E’ stata anche rivolta una «Preoccupata attenzione all’evoluzione del contesto civile e istituzionale dei Paesi appartenenti all’area mediterranea e medio orientale».

Enrico Letta ha portato in dono al Pontefice un libro datato 1571: “I sermoni di San Tommaso”. Inoltre, gli ha consegnato un rosario in legno d’ulivo, preso durante un viaggio in Terra Santa. Papa Francesco ha invece donato al premier una penna la cui forma è una colonna di San Pietro ed ha consegnato anche alla delegazione rosari e medaglie con il nuovo stemma Papale.

Dopo il turno di Letta, è giunto quello di Ignazio Marino, il quale si è recato in Vaticano con la sua bicicletta. Giunto alla Santa Sede, è stato scortato dai gendarmi in bici. Si è trattato della prima volta che qualcuno si presenta ad un’udienza con il mezzo “green”.

Marino ha raccontato di aver invitato il Papa al Campidoglio: «Ha immediatamente accolto l’invito. Ha solo chiesto che sia una iniziativa per incontrare le romane e i romani». Il Sindaco di Roma ha aggiunto: «Il Papa si è intrattenuto con mia madre di 91 anni e poi l’ha accompagnata fino alla porta a braccetto. Avevo incontrato diverse volte Giovanni Paolo II, ma oggi è stato un momento emozionante perchè rappresentavo i romani e le romane. Mi sono anche commosso quando con il Santo Padre abbiamo ricordato un amico comune il cardinal Martini». Marino ha concluso: «Il Santo padre è stato molto interessato e mi ha fatto molte domande soprattutto sui progetti di solidarietà. Credo abbia apprezzato di sapere che vogliamo investire molto nell’emergenza casa, nell’emergenza lavoro e nel disagio sociale. Abbiamo anche brevemente parlato del suo viaggio a Lampedusa e dell’idea che ci accomuna sul dolore dei migranti e relativamente ai gesti che il Papa compirà a Lampedusa in rispetto della persona. Ho assicurato al Papa la mia intenzione di lavorare alla realizzazione di un vero senso della comunità, ripartendo dai più poveri, con investimenti sulle periferie, sui più poveri, in modo tale che tutti possano avere stesse opportunità».

Successivamente, è arrivato in Vaticano Gianni Alemanno. Quest’ultimo, che si è recato all’udienza con la moglie Isabella, ha spiegato ai giornalisti:  «Il tema principale di cui abbiamo discusso è stato quello della partecipazione politica, il Papa era sorpreso che solo il 45% dei romani fosse andato a votare al ballottaggio. Abbiamo discusso della possibilità, attraverso la formazione, di riportare la gente alla politica. Il Papa ha sottolineato che la politica è una delle più alte forme di carità e il suo valore deve essere ripristinato. Mi ha dato qualche consiglio e detto di leggere una pastorale scritta da alcuni vescovi francesi sulla rigenerazione della politica».