Papa Francesco: “Voglio venire a Taranto”

Creato il 23 dicembre 2013 da Makinsud

Papa Francesco a Taranto? Forse.  È quanto trapela da un intenso colloquio tra il Santo Padre e l’arcivescovo della città jonica, Filippo Santoro.

Voglio venire a Taranto, incontrare quanti trepidano per la salute e per il lavoro“, ha dichiarato Bergoglio nel corso dell’udienza privata con monsignor Santoro, invitato personalmente dallo stesso Pontefice. Una solidarietà “spirituale”  che potrebbe tradursi in una vicinanza tangibile per i cittadini tarantini, nel pieno della tribolata questione Ilva. ”Il Papa ha detto di stare seguendo il dramma che vive la città, schiacciata tra diritto alla salute e diritto al lavoro - fa sapere la Curia -. Ha affermato di essere addolorato e preoccupato per le emergenze sociali che coinvolgono Taranto ed ha voluto un dettagliato resoconto della situazione da parte di Santoro“.

Il colloquio tra i due (la cui conoscenza era già nata anni fa, quando entrambi erano impegnati in America Latina in soccorso dei più poveri) è durato 20 minuti e ha toccato anche altri temi, quali la grande fede che caratterizza i tarantini, l’affetto della città vecchia e della comunità diocesana e di quanto la venuta del Papa possa regalare una gioia ad un popolo martoriato.

L’incontro potrebbe concretizzarsi nel corso del nuovo anno ormai alle porte, nonostante il 2014 di Papa Francesco sia già fitto di impegni, alcuni dei quali internazionali: “La sua agenda – ha riferito Santoro – per l’anno che verrà non è ancora del tutto completa e potrebbero esserci delle sorprese“. La certezza dunque ancora non c’è ma “se non dovesse essere possibile - ha precisato don Emanuele Ferro, portavoce dell’arcivescovo di Taranto - il pontefice ha già anticipato che l’incontro con i tarantini ci sarebbe ugualmente: sarebbero infatti ospitati nella sala Nervi per un’udienza privata specialissima“.

Ma se dovesse esserci la storica visita, Taranto tornerebbe ad accogliere per la terza volta un Papa, dopo Paolo VI (nel 1968) e Giovanni Paolo II (nel 1989). Ad accoglierli, due periodi decisamente diversi: per Montini, quello di una città nel pieno fermento dell’industria siderurgica, illusione di un progresso tecnico ed umano che avrebbe poi mostrato la sua parte oscura a Karol Wojtyla, ai cui occhi si presentò uno scenario condito da inquinamento, disoccupazione e tensioni sociali.

Una situazione rimasta sostanzialmente la stessa e anzi, addirittura peggiorata, con le inchieste della magistratura sull‘ambiente svenduto, deturpato e lasciato in eredità ad una Taranto che ora più che mai necessita di conforto, speranza ma soprattutto concretezza, mobilitazione e impegno.


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