maggio semina i prati
di raso in stracci squillanti – papaveri
foglie di follia sgusciata dal buio
penetrate nell’anima
hanno succhiato l’inverno,
forato cumuli, sterpaglie, le retrovie
dei treni squallidi, campi felici
pettinati in larghe onde di attesa
laghi d’erba giovane, il mais
non ancora spuntato
tempio di fumo dopo la pioggia
un respiro di flauto rauco