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Paperoni francesi ok. E gli italiani?

Creato il 25 agosto 2011 da Maurizio Lorenzi

CRISI: APPELLO DEI ‘PAPERONI’ FRANCESI A SARKOZY “TAXEZ-NOUS!”

(Fonte AGI) – Roma, 23 ago. – “Tassaci!”: s’intitola cosi’ il ‘manifesto’ lanciato dai ‘super ricchi’ francesi, a favore dell’introduzione di un contributo eccezionale sui propri redditi, pubblicato sul settimanale “Le Nuovel Observateur” ed al quale stanno aderendo imprenditori e finanzieri. Ad esempio, Liliane Bettencourt, ereditiera dell’impero dell’Oreal, i ‘patron’ della Total, Cristophe de Margerie e di Societe’ General, Frederic Oudea, il presidente di Air France, Jean-Cyril Spinetta.

Paperoni francesi ok. E gli italiani?
E l’appello, forte delle prime, autorevoli, 16 firme, e’ stato rilanciato dai quotidiani francesi proprio alla vigilia del vertice convocato dal presidente Nicolas Sarkozy con i ministri economici per varare una nuova serie di misure anti-crisi ed evitare alla Francia il rischio della retrocessione dalla ’3 A’ da parte delle agenzie di rating.

“Noi, i presidenti, amministratori delegati, uomini e donne del mondo degli affari, finanzieri, professionisti e cittadini ricchi – si legge nel ‘manifesto’ – sosteniamo la creazione di un ‘contributo eccezionale’ che andra’ ad interessare i contribuenti francesi piu’ facoltosi. Questo contributo sara’ calcolato in proporzione ragionevole, al fine di evitare effetti economici negativi, come la fuga di capitali e una maggiore evasione fiscale. (AGI)

“Siamo consapevoli – proseguono i firmatari – di aver pienamente beneficiato del modello di sviluppo francese e dell’ambiente economico europeo, ai quali noi siamo fedeli e che ci siamo impegnati a preservare. Tale contributo non e’ una soluzione in se’: deve far parte di un piu’ ampio sforzo di riforma, sia sul fronte delle spese, sia su quello delle entrate. “Nel momento in cui il deficit di bilancio e le prospettive di peggioramento del debito pubblico minacciano il futuro della Francia e dell’Europa, nel momento in cui il governo chiede a tutti uno sforzo di solidarieta’ – conclude il ‘manifesto’ – ci sembra necessario contribuire”.

Seguono le prime sedici firme: Jean-Paul Agon, amministratore delegato dell’Oreal e Liliane Bettencourt, principale azionista dell’industria cosmetica; Antoine Frerot, amministratore delegato di Veolia Environnement; Denis Hennequin, amministratore delegato di Accor; Marc de Ladreit Lacharriere, presidente del Fimalac; Maurice Levy, CEO di Publicis; Christophe de Margerie, amministratore delegato di Total; Frederic Oudea, amministratore delegato di Societe’ Generale; Claude Perdriel, presidente del consiglio di sorveglianza del Nouvel Observateur; Jean Peyrelevade, presidente di Leonardo & Co Francia; Franck Riboud, amministratore delegato di Danone; Stephane Richard, CEO di Orange; Louis Schweitzer, presidente di Volvo e AstraZeneca; Marc Simoncini, presidente di Meetic, il fondatore della Jaina Capitale; Jean-Cyril Spinetta, presidente di Air France-KLM Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Areva; Philippe Varin, CEO di PSA Peugeot Citroen. (AGI)

 

Ad ognuno, il solito dovere di riflettere.   MaLo


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