Kaosleo
una buona prova per i francesi Papier Tigre, che raggiungono la piena maturità coniugando allegramente math rock scuola Shellac/Don Caballero, post-hc Fugazi-style e art-pop all'inglese
I Papier Tigre avevano già dato prova di grande stile con il precedente The Beginning and End of Now (Effervescence, 2008), una stupenda piece fugaziana in salsa math che era stata (giustamente) accolta a braccia aperte dagli amanti delle sonorità post-hc. Lo strambo power trio francese (2 chitarre, batteria, percussioni e voce!) torna sulla lunga distanza provando a bissare il riuscitissimo predecessore con questo buonissimo Recreation. Mancando, se pur di poco, il centro pieno.
La ricetta si rivela ancora una volta (con)vincente, confermando la band come la punta di diamante di una scena che non esiste più ma che vorremmo tanto veder esplodere ai nostri piedi da un momento all'altro! Tanto per mettere le cose in chiaro: niente di commerciale o seppur lontanamente accessibile, ma un sound che si muove a passi pesanti tra post-hc di scuola Fugazi e math rock di scuola Shellac. Che già non è poco. Se poi ci mettete il fatto che i Papier Tigre personalizzano quella ricetta con un gusto tutto loro per i ritmi sincopati e le melodie arty avete il quadro completo e qualche ragione in più per avvicinarvi a quest'album.
L'originalità e (dunque) la forza di questo Recreation – registrato e prodotto in compagnia di John Congleton (Explosions In The Sky e The Roots, tra gli altri) – sta proprio nei ritmi sghembi disegnati da batteria e percussioni e nelle melodie art-pop che avvolgono gran parte dei pezzi. Il limite, che pone l'album una tacca sotto al precedente, è l'aver abbandonato l'iniziale urgenza per una ricercatezza che a volte può risultare stucchevole e di difficile digeribilità. Niente di grave, comunque, da queste parti la digeribilità non è mai stata un grosso problema.
D'altronde, una volta presa l'onda di pezzi come I'm Someone Who Dies e Chimera, con quel felice mix di strutture post-hc e folli melodie art-pop, è difficile non cavalcarla tutta. E non fermatevi alle apparenze, scendete dall'onda e provate ad immergervi nel progressive punk (definizione che può suonarvi strana solo se non avete mai avuto a che fare con i Fugazi) pregno di melodie pop di This and That and More of This and That e nel math di Home Truth, o ancora nella lunga sghemba ballata (?) dal sapore dub punk di The Later Reply. Ne uscirete appagati.
Se poi volete toccare con mano la perfezione date un ascolto a Afternoon, uno splendido quadretto post-hc dai contorni dark che si stende leggiadro su piacevoli ritmi tribali attraversati da esplosioni di ruvida energia. Chiude il lotto (per quanto mi riguarda) Parents and Neighbours, che ci regala un piacevole e aggressivo mix dei Fugazi più indie (periodo Argument) e del rock matematico degli Shellac.
Un buon disco dunque, questo Recreation, che riporta alla memoria i suoni che uscirono da Washington e Chicago durante gli anni '90, colorandoli di sperimentazioni pop e ritmiche ricercate (progressive?). Se avete amato quel sound e vi mancano da morire i Fugazi, dovete fare un salto da queste parti.