Pellegrino Artusi
Ciao a tutti. Come avete trascorso la domenica? Io, ve lo dico subito. Ieri mattina ho dovuto accendere il camino in taverna per asciugare un pò l'umidità e i panni dello stendino. Poi nel pomeriggio il tempo è migliorato e oggi guardate che splendore di cielo. Quando riusciremo a fare questo benedetto pic nic? Forse l'otto giugno? Cerchiamo di avere fede. Ieri mi sono resa conto che ho trascurato un pò Pellegrino Artusi. Non è giusto anche perchè le sue ricette, sono sì un pò "grassettine", ma quanto sono buone? E poi quest'anno ricorre il centenario della sua morte. Allora lo omaggio in questo modo. Mi era rimasto del coniglio ed ho fatto questo sugo..
Tratto dal libro "La Scienza in cucina e l'Arte di mangiare bene", ricetta n. 94.
Dopo avere lavato il coniglio, tagliatelo a pezzi più grossi di quello da friggere (io ho fatto i pezzi piccoli e, naturalmente, ho tolto le ossa) e mettetelo al fuoco in una cazzaruola per fargli fare l'acqua che poi scolerete; quando sarà bene asciutto gettateci un pezzetto di burro, un poco di olio e un battuto tritato fine e composto del fegato dell'animale, di un pezzetto di carnesecca e di tutti gli odori, cioè: cipolla, sedano, carota e prezzemolo. Conditelo con sale e pepe. Rimuovetelo spesso e quando sarà rosolato bene bagnatelo con acqua e sugo di pomodoro, o conserva, per tirarlo a cottura, aggiungendo per ultimo un altro poco di burro.
Nel frattempo ho fatto le tagliatelle
Servitevi del sugo per condire con questo e con parmigiano una minestra di pappardelle o di strisce.
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