Pappardelle con germe di grano alla carbonara
La pasta con germe di grano trafilata al bronzo è una scoperta che mi ha regalato grandi soddisfazioni, sia per la qualità del prodotto, sia per l’attenzione che viene riservata a tutta la filiera di produzione di questo fantastico prodotto: nella pasta che solitamente consumiamo, integrale o raffinata, è completamente assente il germe di grano, che viene invece tenuto da parte per poi essere venduto in negozi specializzati, erboristerie o farmacie, a prezzi esorbitanti, date le incredibile proprietà utilissime alla nostra salute.
Il germe di grano rende la pasta che lo vede protagonista un alimento di qualità superiore, ma non va bene per la grande produzione industriale, che hanno bisogno di produzioni massicce, paste essiccate ad alte temperature (che non preservano però le caratteristiche della farina) e trafilate al teflon (che permette di velocizzare la trafilatura, ma “snerva” la pasta): il germe di grano è la parte viva del chicco di grano e contiene più nutrimenti, ma anche più umidità, rendendo più umida e deperibile la farina, cosa che non conviene di certo ai grandi produttori, che hanno bisogno di scadenze il più lunghe possibili.
Quando ho cotto la pasta al germe di grano la prima volta ho assistito ad un fenomeno inconsueto: l’acqua di cottura si è colorata leggermente di verde, colore dovuto appunto alla presenza della parte viva del chicco.
La pasta al germe di grano è veramente ottima, ha un colore leggermente più scuro di quella tradizionale, ma si schiarisce in cottura mantenendo un colore punteggiato qua e là dalle fibre al suo interno: la consistenza è piacevole se scolata al dente e il gusto è davvero ottimo… la consiglio a tutti!
Per questa ricetta ho utilizzato le pappardelle biologiche al germe di grano del Pastificio Morelli.
INGREDIENTE (per 4 persone)
400 gr di pappardelle
250 gr di guanciale di maiale
100 gr di parmigiano grattugiato
2 uova
olio extravergine d’oliva
sale
pepe
PROCEDIMENTO
Sbattere le uova e un pizzico di pepe in una ciotola con un forchetta: unire il parmigiano e sbattere bene, fino ad ottenere un composto chiaro e ben amalgamato.
Tagliare il guanciale a cubetti e farlo soffriggere in una padella senza olio: farlo dorare, senza renderlo troppo croccante, poi spegnere, scolare il grasso in eccesso e tenere da parte.
Lessare l pasta in abbondante acqua bollente salata, scolarla al dente e metterla nuovamente nel tegame ancora caldo (a fuoco spento): unire le uova sbattute con il parmigiano e cominciare a mescolare il tutto con un cucchiaio di legno, delicatamente, amalgamando bene finché i formerà una cremina.
Unire il guanciale e mescolare delicatamente, distribuendolo in maniera uniforme a tutta la pasta: se la pasta risultasse troppo asciutta, unire un filo d’olio a crudo.
Disporre nei piatti individuali e servire subito.