C’è un’altra questione che vorrei ricordare ed è l’aspetto economico che muove i passi dei due Comitati del SI e del NO. Il primo raccoglie fondi dai cittadini, dalle associazioni che li hanno e dai due partiti: Alpe e Pd. Conosco le entrate e sono veramente poca cosa, nulla in confronto delle spese che conoscevo per le campagne elettorali. So che i salti sono mortali e senza rete. So che lo sforzo dei volontari è enorme, che si tira al risparmio su tutto e che le difficoltà incontrate sono quasi impossibili: trovare un sindaco super partes che metta a disposizione uno spazio comune per le conferenze, ad esempio. So che queste difficoltà quelli del NO non le incontrano, che le loro risorse economiche sono molto più abbondanti, che hanno armi subdole che useranno (esperienza referendum ospedale), so che giocheranno sporco, creando un clima di paura, di minaccia all’ordine costituito. Quelli del SI parlano solo e unicamente del soggetto: il pirogassificatore. Quelli del No depistano l’argomento perché non lo conoscono abbastanza e perché i motivi sono altri e hanno a che fare con la parola affari. Grandi differenze che già potrebbero bastare per affidare la fiducia al SI!