Trovo piuttosto interessante notare come, di fatto, i canoni estetici peculiari dell'uomo che si spoglia professionalmente negli spettacoli per sole donne/donne sole siano del tutto assimilabili a quelli degli omosessuali (depilazione totale, perizomi estremi per microdimensioni e colori sgargianti, chiappe al vento, mossette pelviche). Ma se mi pare chiaro che non ci si dovrebbe sorprendere nello scoprire che una donna e un uomo omosessuale (o almeno parte di loro) possono essere attratti da un medesimo canone estetico maschile, mi colpisce che una donna possa trovare sessualmente eccitante un'insieme di caratteristiche estetiche che possono essere confuse con un canone omosessuale.
L'osservazione mi è stata suscitata da una scena del film di cui ho parlato nel precedente post, in cui la sorella del ragazzo che viene iniziato allo strip maschile un giorno scopre per caso gli attrezzi di scena del fratello e viene istantaneamente assalita dal dubbio che possa essersi scoperto omosessuale.
Una spiegazione psicologica (che chiamo Spiegazione Ottimista) è che, mediamente, la donna che va ad assistere a uno strip maschile in fondo ha bisogno di confrontarsi con un "oggetto sessuale" diverso da quello al quale è abituata e, nel contempo, che sia anche sessualmente "rassicurante", in altre parole, "innocuo", affinché la situazione in cui va a sperimentare mantenga autonomamente il livello di simulazione giocosa che non vuole venga superato.
Un'alternativa sociologica (che chiamo Spiegazione Pessimista) potrebbe essere invece legata da un lato agli ultimi quarant'anni di emancipazione femminile e dall'altro alla contemporanea passione crescente dell'uomo per le creme antirughe.
Non sono riuscito a trovare la Spiegazione Realista.
