Magazine Società
Sembra
che a Palermo si replichi la resa dei conti che nel 1981 portò alla
sconfitta della vecchia mafia di Stefano Bontate che lasciò libero
il campo alla nuova mafia di Totò Riina, ma stavolta a fronteggiarsi
sono la vecchia antimafia di Leoluca Orlando e la nuova antimafia di
Giuseppe Lumia, con le dovute differenze, ovviamente, perché, invece
del sangue, scorrono veleni: questo almeno è quanto emerge dagli
sviluppi del caso Crocetta, per le insinuazioni nemmeno poi tanto
velate che vengono diffuse a mezzo stampa da protagonisti e
comprimari, in attesa che a fare un po’
di luce su quanto ancora è fittamente avvolto dal mistero spunti un
pentito, a spiegarci se l’immenso
patrimonio morale accumulato negli anni da due o tre generazioni di
martiri caduti nella lotta alla mafia sia ancora sotto il controllo
dell’antimafia d’un
tempo o se invece questa possa dirsi già perdente per i colpi che le
ha inferto l’antimafia
emergente, che sembrerebbe destinata comunque a prendere il
sopravvento perché superiore sul piano tattico e su quello
strategico. Vedremo.
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