Avviso generale: questo post è rivolto alle donne e, in particolare, a quelle in perenne lotta con almeno un esemplare del loro stesso sesso. Più precisamente è rivolto a me stessa, è uno sfogo personale e leggerlo potrebbe causare attacchi mortali di noia.
In un commento al post I tedeschi sono chiusi? ho parlato di un mio incontro poco piacevole con un'italiana poco piacevole, che in un paio di occasioni ho sopportato a fatica, perché i suoi discorsi sulle persone, stando alla mia personalissima impressione, si possono riassumere nella frase: se non lavori in un ambiente mediamente figo e non hai come minimo una laurea, non sei nessuno. Io rientrerei pienamente nella categoria. Questa sera mi riferiscono che la suddetta ha chiesto ad un amico comune se mi sta antipatica. Aggiungendo che secondo lei io non la sopporto perché sono gelosa del suo feeling con il Capitano.Lo ammetto, in un'occasione l'ho fulminata, come solo noi venusiane sappiamo fare: della serie "continua così e nemmeno puoi immaginare cosa ti aspetta". Nello specifico al nostro secondo incontro lei si è appiccicata al Capitano con cui ha conversato per un periodo più o meno lungo (leggi una ventina di minuti, anche se non ho cronometrato).Ebbene sì, sono gelosa, ma non credo di essere patologica. Cioè, è vero che non la sopporto, ma per altri motivi. Più che altro perché mi sento catalogata da lei come "nessuno". Se non altro è perspicace. Ha capito che con ogni probabilità non diventerà la mia migliore amica, solo che non ha capito il perché. Se per un'intera serata non mi rivolgi la parola perché non sono degna della tua attenzione, probabilmente non hai occasioni per dimostrarmi quanto tu sia amabile. E diciamo che passare buona parte del tempo a chiacchierare con mio marito non aiuta.