Parco Eolico, un'altra illusione ?
Creato il 08 luglio 2013 da Ivano Asaro
@IvanoAsaro
Si
torna a parlare di energie rinnovabili in quel di Mazara del vallo, e
se parliamo di rinnovabili nel trapanese non si può che trattare di
eolico. Sono ormai diffuse e ben conosciute le “pale” che
permettono di usufruire del vento come generatore di energia
elettrica, esse in linea di massima hanno un basso impatto
ambientale ( anche se in alcuni casi sia quello ambientale che
paesaggistico vengono modificati notevolmente ) e quindi un vantaggio
per le popolazioni e gli ecosistemi dove essi sono impiantati.
Ma
è sempre vera questa condizione?
I
dubbi sorgono quando si vuole impiantare un parco eolico off - shore
costituito da “48
aerogeneratori della potenza unitaria di 3,6 Mega Watt, avente
ciascuno un’altezza complessiva di 195 metri, di cui 150 circa
fuori dall’acqua e con rotore del diametro di 120 metri circa”;
per acqua si intende il mare antistante la costa tra il comune di
Petrosino e quello di Mazara del vallo, il tratto di costa che tra
l’altro comprende “Capo Feto” una zona umida tutelata dalla
convenzione di Ramsar e ancor prima un ecosistema riconosciuto dal
ministero dell’ambiente come ZPS (zona di protezione speciale),
tanto basta per far capire l’importanza e la “sensibilità”di
tale tratto di mare; allora perché le ditte Ditte Soc. Tre S.p.a.,
Tozzi Renewable Energy e Soc. Bbc Power s.r.l, sono interessate a
costruire proprio in quel tratto, un progetto cosi vasto ed
imponente? Saranno stati ammaliati da quell’eco illustre che dal
palazzo si leva “…Mazara
del vallo: grande capitale del mediterraneo” ?
Alcuni
di voi, penseranno che io sia troppo diffidente, sarà anche un
difetto ma quando si parla di rinnovabili a Mazara, non riesco a non
pensare a mazzette, a Cosa Nostra, processi, condanne, privati che si
arricchiscono a discapito della mia povera città.
Eolico,
Metano adesso si parla anche di bioreattore , tanti bei
progetti,peccato che tra tutti questi progetti compiuti e non, di
benefici la cittadinanza non ne ha mai avuti, in questo l’istituto
“Il Duemila” potrà contraddirmi visto che cosi leggo nel
comunicato a favore del parco “..nelle
maggiori e prospere nazioni europee , portate da esempio da imitare,
i parchi eolici off-shore, non hanno creato danno scientifico,
tecnico, ambientale ma grande utilità economica e qualità di vita
alle comunità”
. Qualcuno ha creduto davvero che fossimo già una grande capitale
europea, io credo invece che prima di parlare di parchi off-shore,
sarebbe bene cominciare a parlare seriamente di differenziata, giusto
per iniziare quantomeno ad assomigliare ad una città pulita ed
ecologica.
Pasquale Diodato
Pasquale Diodato
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