Pareidolia, altro non fui.
Il magma brulicante dei miei risvegli,del vuoto mio gesticolare,allungandomiverso destini imprecisatiche non t'includevano, non ti contemplavano,del giacere e del rialzarsi,del giacere e del rialzarsi,del giacere e del rialzarsi,
del cadere . . .
riemerge intatto da una luceche è quella del lampo.
E nell’immancabile avvento del buioche ti sommergeprevedibile ma inatteso,come una marea,nella cecità che ti s'impone,all'ombra dei tuoi occhi serratimi puoi ricomporre ed immaginare.
Sarò l'oscurità che manca a quella tua notte.
Non sono più ciò che fui echi vive nella luce può forse dire che io non lo fui mai:
In quest'affannoso ferm'immagine d'una vitaa te rivolta, inaudita,la mia muta invocazione.