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Parenzo. Croazia-Italia 89-72. Domenica alle 20,30 la seconda gara.

Creato il 25 luglio 2010 da Basket - Di Tutto Un Po'

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Croazia – Italia 89-72 (23-26, 49-37, 65-56)

Croazia: Ukic 9 (2/11, 0/3), Tomas 7 (3/4, 0/1), Bogdanovic 15 (3/4, 3/4), Loncar 10 (2/3, 2/2), Luksa 12 (4/4). Kus 8 (1/1), Popovic 9 (1/1, 2/2), Banic 4 (1/3), Zoric 15 (3/4). Ne: Simon, Stipcevic e Pasalic. Allenatore: Iosip Vrankovic

Italia: Bargnani 28 (4/8, 4/6), Gigli 2 (1/2), Belinelli 23 (4/12, 2/3), Maestranzi 3 (0/1, 1/5),Carraretto (0/1, 0/3). Poeta , Mordente 3 (0/1, 1/4), Crosariol 4 (2/3), Mancinelli 2 (1/3, 0/1), Vitali 3 (0/2, 1/2), Aradori 4,. Ne: Lechthaler, Cavaliero e Datome. Allenatore Simone Pianigiani

Una partita che ha visto l’Italia protagonista nel primo, per buona parte del secondo e poi nel terzo quarto e che ha permesso al coach azzurro Simone Pianigiani di capire su cosa lavorare, già a partire dall’amichevole di domani, per affrontare al meglio il girone di qualificazione al Campionato Europeo 2011 che inizia il prossimo 2 agosto.
“Decisamente è stato il test più duro di quelli fin qui affrontati. Sicuramente è stato un buon allenamento – conferma Pianigiani- abbiamo giocato con giocatori superiori a noi per talento, per fisico e per esperienza. Inoltre eravamo al rientro di Angelo Gigli, che per tutta la settimana ha fatto allenamento differenziato, e senza Iacopo Giachetti che è fermo per un trauma muscolare da impatto occorso nell’ultimo allenamento in Italia. E’ stata una prova dura, ma importante. Il divario è nato alla fine del secondo quarto quanto abbiamo fatto degli errori evitabili. Siamo riusciti a ritornare fino a meno due nel terzo quarto. Nel finale ci siamo spenti, segno che dobbiamo lavorare sulla continuità.”
Bargnani e Belinelli sono stati gli artefici del recupero, ma anche gli unici realizzatori o quasi degli ultimi due quarti: “E’ vero, ma lì eravamo in affanno per recuperare e quindi abbiamo scelto soluzioni corte –conferma Pianigiani- è un altro aspetto su cui lavorare. Dobbiamo rimanere di più in partita, distribuendo così le responsabilità su tutti.”
“Abbiamo bisogno di più entusiasmo e di un’atteggiamento migliore nei momenti critici –dichiara il capitano Marco Mordente- di certo il break nel secondo quarto ci è stato fatale, ma abbiamo giocato contro una grande squadra con una grande tradizione e si è sentito”.



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