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Pari opportunità: ancora lontani!

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Secondo un sondaggio francese stilato dal gruppo aufeminin.com ( in Italia alfemminile.com), la parità tra i sessi è ancora lontana: le discriminazioni femminili continuano a persistere nella società, sui media, al lavoro e in famiglia, in gran parte d’Europa

Malgrado la metà delle utenti italiane (54%) percepisca un trattamento paritario al lavoro, rispetto ai colleghi uomini, c’è un 44% di italiane che ha subito discriminazioni minime sul posto di lavoro. Le vere e proprie discriminazioni sul posto di lavoro sono però ancora presenti in percentuale non trascurabile: più di 1 donna su 4 (29%): la maggior parte di loro (77%) si è rivolta ad un tribunale per ottenere giustizia. Se quasi la metà (45%) è consapevole della rappresentazione sessista che ancora oggi i media veicolano, minori percentuali hanno sentito denunciare storie del genere all’interno del gruppo di amici (24%) o della famiglia (11%). In Francia e Germania, la situazione è migliore, più del 60% del campione di donne non si sente discriminata. Tutti i Paesi presi come campione dal sondaggio sono concordi nel considerare le discriminazioni sessuali sul mercato del lavoro come una realtà diffusa.  Ne sono consapevoli il 76% delle italiane e l’81% delle francesi. L’85% delle italiane vorrebbe che il nostro Paese si occupasse di politiche di pari opportunità nel mercato del lavoro, ma solo  il 39% delle donne percepisce un salario inferiore a quello del proprio partner, quando solo la stessa percentuale (39%) guadagna lo stesso reddito. Secondo gli intervistati, l’abitudine a rappresentare uomini e donne all’interno di ruoli stereotipati, è attribuita soprattutto all’educazione ricevuta in famiglia (67%), anche se la metà degli intervistati (50%) dichiara di aver ricevuto dalla famiglia un’educazione paritaria. Il 40%, invece, dichiara che la propria famiglia applica le tradizionali distinzioni dei compiti secondo il genere. L’88% preferisce un modello famigliare paritario, dove uomo e donna lavorano e si spartiscono il lavoro domestico. Nel 61% dei casi, però, il modello prevalente è quello dove entrambi i coniugi lavorano ma è la moglie ad occuparsi delle faccende domestiche. In Italia prevale questa tipologia di famiglia, seconda solo dopo la Polonia con il 75%. Un’altra fonte di importanti ripercussioni sull’opinione pubblica è il modo di rappresentare i due generi da parte dei media: l’81% è, infatti, convinto che siano trattati diversamente. In Germania (57%), Francia (55%) e Italia (58%) i genitori insegnano ai propri figli principalmente ad essere loro stessi e non aderire agli stereotipi, mentre in Spagna l’urgenza di educare alla parità tra i sessi è vista come prioritaria (89%). Insomma, l’unica cosa che migliora è la consapevolezza ma la parità è ancora lontana!

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