Pari opportunità per i contribuenti, via libera al patteggiamento

Creato il 10 ottobre 2014 da Ufficiostampafedercontribuenti @Federcontribuen
L’ex governatore del Veneto, Giancarlo Galan, indagato eccellente dell’inchiesta Tangenti Mose, si accorda con la Procura per una pena a due anni e 10 mesi e 2 milioni e 600 mila euro da dare all’Erario, la stessa cifra calcolata per la tangente, chiudendo così i conti con la giustizia e l’Erario. Cosa succede ad un piccolo imprenditore accusato dal fisco? I pm hanno accusato Galan di essere stato per anni sul libro paga del Consorzio Venezia Nuova (con uno “stipendio” da un milione l’anno, più due tangenti per sbloccare i progetti del Mose), di aver avuto i restauri milionari della propria villa pagati dalla Mantovani, come pure le azioni di quell’Adria infrastrutture interessata a project financing regionali, che come governatore veneto avrebbe potuto favorire. Si capisce quindi che la richiesta di 2 milioni e 600 mila euro da dare al fisco è non solo poca cosa, ma, soprattutto, priva degli interessi, della mora e dell’aggio che sempre vengono sommati al comune contribuente. Una Italia impazzita capace di condannare un magistrato per l’esercizio delle sue funzioni, reo di aver seguito una pista che lo ha portato ad investigare su qualche politico. Faceva il suo dovere, indagava seguendo un filone oramai distrutto, spezzato, ridotto a poche pagine. Una Italia così assurda e ”salottiera” che maltratta i contribuenti in difficoltà, chiedendogli di pagare il triplo del debito, mentre diventa culla protettrice e garantista verso gli onorevoli politici. L’intero arco della Seconda Repubblica è costellato di accuse, condanne eccellenti, storie di tangenti e assoluzioni sospette. Chiediamo quindi per ogni contribuente la possibilità patteggiare, forfettare, la quota di imposte non versate all’Erario con l’ulteriore attenuante dello stato di crisi. E, vista la nomina, auguriamo a Busa, nuovo presidente di Equitalia, di riuscire a fare quanto ha dichiarato: ”Prima di riscuotere, assistere”. Anche se restano dei problemi di fondo: tassazione oltre la capacità contributiva; mancanza di garanzia a favore dei contribuenti, mancanza di eguaglianza di trattamento tra le diverse classi sociali; mancanza di politiche a sostegno del reddito, del risparmio, del lavoro e della famiglia. Non si può assistere senza queste basi, è come mettere una rete bucata sotto il sedere del funambolo contribuente.  

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