Magazine Diario personale

Parigi

Da Bellocks
Però io a Parigi ti ci voglio portare. Appena arrivati in cima ci prendiamo un caffè all’aeroporto e guardiamo gli aerei decollare dal vetro. Perché il momento più bello della questione è l’attimo che ci ha lasciati indolenti, muti, a improvvisare.
Il belvedere ci ha tolto il respiro e l’ha infilato di traverso nelle valigie, pressato tra dentifrici e camicie fresche di bucato. E adesso che tutto il mondo fa il check-in, io posso solo guardarti e guardarti, mentre mi parli e parli, e io non faccio resistenza. Perché l’amore m’è parso sempre lo scivolare tra le cose dell’altro e resistere alla tentazione di spostarle.

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