Il tramonto dal Pont des Arts a Parigi - foto di Elisa Chisana Hoshi
A Parigi mi sono sentita a casa: ho trovato amici, musei tra i più belli del mondo ma anche tante contraddizioni che resteranno un mistero. Ora posso dirlo: il fascino della Ville Lumière è inossidabile! Che si tratti di cibo, arte, moda o architettura, è una città che riesce sempre a pensare in grande, senza paura di sfoggiare il suo ego né di valorizzare in ogni modo la sua spudorata bellezza. Perfino i suoi tetti stanno per diventare patrimonio protetto dall'Unesco.
I tetti di Parigi - foto di Elisa Chisana Hoshi
Per certi versi non è una grande città: in ognuno dei suoi arrondissements si può ritrovare un carattere peculiare. In un certo senso, è come se ci fossero venti piccole città che compongono una figura più grande e complessa, proprio come succede in un puzzle.
Dai tetti del Marais - foto di Elisa Chisana Hoshi
Quartieri da scoprire
Vivendo a Parigi ho scoperto il 19° arrondissement, che mi ricorda quei film in bianco e nero degli anni '60 tra circoli di canottieri con le magliette a righe e i giocatori di pétanque sul Quai de la Seine. Passeggiando nella zona di Stalingrad ho trovato il Canale della Villette, con tante luci al neon che si riflettono sul canale e le chiatte allineate sulle sponde. Poco lontano da qui c’è il Canal St-Martin, un'altro dei posti del cuore. Una passeggiata tra le sue chiuse basterà per innamorarvene, ne sono certa: per me è il cuore di Parigi.
Il Canal St Martin a Parigi - foto di Elisa Chisana Hoshi
Proprio qui c'è un ritrovo molto cool, un locale in stile coloniale-hipster-fusion dove si va ad ascoltare musica e si mangia divinamente: è il Comptoir Général, sul Quai de Jemmapes. Sempre da queste parti c'è il quartiere Oberkampf, centro della vita notturna che più cool non si può.
Di giorno salite sul colle del Père Lachaise e perdetevi tra i colori dei mercati di Belleville.
Dalle parti della Gare de Lyon, invece, proprio in uno di quei quartieri che non lo diresti mai, ci sono tantissimi angoli da scoprire: la Promenade Plantée, la passeggiata sopraelevata fiorita più panoramica di Parigi, ricavata da un ex binario dismesso della Metro, e la via più colorata della capitale francese, Rue Crémieux.
Rue Crémieux a Parigi - foto di Elisa Chisana Hoshi
Montmartre, contrariamente a quanto molti immaginano, non è la caotica e super-turistica piazzetta dei pittori, ma è anche e soprattutto un quartiere di meravigliosi negozi, ristoranti e bistrot adorati dai parigini. La Basilica del Sacré Coeur è uno di quei posti di cui non mi stancherò mai, dovessi tornarci cento volte...un po' come la spettacolare piramide di cristallo del Louvre. Scendendo da Montmartre per le vie del 9° arrondissement troverete la zona di Notre-Dame-de-Lorette, dove abbondano i teatri, le boutique vintage e i negozi di musica. Imboccate Rue des Martyrs e perdetevi nella sua magia: in una delle sue traverse c'è anche il famoso Hotel Ristorante Amour, che non vi consiglio, ma che per me ha l'insegna più bella e romantica di tutta Parigi!
AMOUR a Paris - foto di Elisa Chisana Hoshi
Per chi ama le sorprese e ha il senso dell'avventura c'è un posto davvero destabilizzante: la Parigi moderna della Défense, un tripudio di architetture moderne, superfici di tek e cristallo e imponenti geometrie urbane.
La Defense e le sue geometrie - foto di Elisa Chisana Hoshi
Il centro di Parigi, invece è una certezza, un meraviglioso salotto da esplorare a piedi, dall’area del Palais Royale con i suoi splendidi negozi di moda, design e passaggi segreti. Qui si apre la zona dei grandi musei: ci sono il Louvre, che vi consiglio di prendere a piccole dosi perché è davvero impegnativo, il Musée d'Orsay e il Musée des Arts Décoratifs. Nel giardino delle Tuileries troverete la perla più rara: il meraviglioso Museo dell’Orangerie, con le ninfee di Monet: quando le dipinse aveva già perso quasi completamente la vista, così i loro colori rarefatti raccontano una storia di grazia e purezza che non smette di commuovermi.
La meraviglia delle ninfee di Monet - foto di LWYang
Il Marais è una grande meraviglia, Place des Vosges un sogno. Imperdibile il tramonto sulla Senna che si ammira dalla panoramica Ile de Saint Louis, e il super pittoresco Café Saint-Regis. Per mangiare con charme ci sono i bistrot storici di Place Dauphine, una delle piazze più belle di Parigi: attenzione però, perché sono "vecchio stampo" e chiudono sul presto. Un'altra zona top per mangiar bene e con un'ampia scelta è Rue Montorgueil, con i suoi adorabili ristoranti tipici.
Il café Regis sull'Ile de Saint Louis - foto di Elisa Chisana Hoshi
Siete curiosi di assaggiare i ramen preparati come a Tokyo o Osaka? In Rue Sainte Anne – ma anche nelle vicine Rue Saint Augustin e Rue des Petits Champs – ci sono una miriade di ristorantini e gastronomie che servono cibo 100% giapponese. Il mio preferito (ahem, li ho provati TUTTI!) è il Sapporo Ramen. Qui si trova anche Kotteri ramen, dove potrete assaggiare i salatissimi e super-energetici ramen preferiti dai lottatori di Sumo: c’è sempre coda per entrare, ma se vi piace il genere (io ne vado matta!) ne vale ampiamente la pena.
Muoversi e consigli pratici
Con il metro e la RER si arriva dappertutto, procuratevi una cartina e lanciatevi alla scoperta: per tutte le info sui trasporti andate su ratp.fr, il sito dei trasporti cittadini. Se come me amate camminare, non vi consiglio la carta di abbonamento ma il carnet da 10 biglietti singoli: con i carnet non vi sentirete obbligati a prendere il metrò per ogni spostamento, ma userete i singoli biglietti solo quando necessario, magari per rientrare la sera! Parigi è meravigliosa da girare a piedi (vi servirà un bel paio di scarpe comode) e anche in bici: considerate il noleggio delle Velib’, le bici pubbliche.
Pont Alexandre, quanta eleganza - foto di Elisa Chisana Hoshi
Ricordate che la domenica i grandi magazzini come Printemps, BHV Marais e Galeries Lafayette sono chiusi. Sempre la prima domenica del mese l'ingresso a molti dei musei della città è gratuito - il che è fantastico - ma purtroppo vuol dire che quel giorno ci sarà ancora più coda del solito. Vi consiglio di lanciarvi sui musei più piccoli e meno conosciuti, come la straordinaria Casa Museo di Gustave Moreau. Poi c'è l'elegante Museo di Nissim de Camondo, che ho scoperto per caso perché si trovava vicino a casa mia. Affacciato sul lussureggiante Parc Monceau, è un hotel particulier ex dimora di un grande collezionista e filantropo, un incantevole museo con una collezione da far invidia al Palazzo di Versailles!
Il Museo Nissim de Camondo a Parigi - foto di Elisa Chisana Hoshi
Louvre o Musée d'Orsay? In visita a Parigi difficilmente riuscirete a visitare tutti i musei che avevate in programma, per via delle code già di prima mattina. La soluzione è il Paris Musem Pass, la carta che offre accesso preferenziale ai musei di Parigi per 2, 4 o 6 giorni; alcuni monumenti però, come la Tour Eiffel, non sono compresi. Se non avete in programma di visitare tutti i musei, ma volete comunque saltare le code, potete acquistare i singoli biglietti d'ingresso alla Fnac.
La coda al Louvre quando fa molto caldo! - foto di Elisa Chisana Hoshi
Dove alloggiare
Una zona strategica, a due passi dal più dispendioso Marais, è quella di République, comodissima per i trasporti cittadini; poco lontanto ci sono Oberkampf e Bastille, perfette per gli amanti della vita notturna. Considerate il 9° arrondissement, e senza dubbio il 17° arrondissement, comodo per gli aeroporti low cost di Orly e Beauvais, dato che si trova a un passo da Porte Maillot. Per chi ama la Parigi più classica ed elegante, invece, sono perfette le zone di Opéra e Palais-Royal.
State fantasticando una romantica fuga parigina? Ottimo! Nella Miniguida su dove dormire a Parigi senza spendere troppo troverete una bella selezione di indirizzi preziosi. Enjoy :-)