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Parigi di Jean Cocteau

Creato il 29 dicembre 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Sarà disponibile in libreria dal 12 gennaio 2016 

Come reagirebbe Jean Cocteau, il poeta e scrittore simbolo di Parigi, cantore del suo fascino e delle sue contraddizioni, alle ferite inferte alla sua città? Con il cuore infranto, ci ricorderebbe che Parigi «possiede uno stomaco da struzzo. Digerisce tutto. Non assimila niente. È questo che le conferisce quell’aria di debolezza dietro cui si cela una capacità di resistenza senza limiti.» Parigi ha visto rotolare le teste dei re, ha conosciuto le sagome nere delle bandiere uncinate prima e dei fanatici dell’Isis poi, ma «non vi è nessuna rassegnazione nel parigino» e «a poco a poco, gli strati della società meno atti a entrare in contatto finiscono per congiungersi.» Questo libro è una dichiarazione d’amore incondizionata a Parigi e insieme un invito a visitare e perdersi negli angoli più belli e amati da Cocteau, grazie alle schede che ne illustrano le curiosità nascoste. Per riappropriarsi di una città «incredibilmente elaborata, stratificata, ingarbugliata, sovrapposta, fatta di ombre e di penombre», ma che dai suoi contrasti sprigiona scintille di poesia.

Jean Cocteau (1889-1963),  è stato poeta, saggista, drammaturgo, sceneggiatore, disegnatore, scrittore, regista e attore. Il suo romanzo più conosciuto è I ragazzi terribili, il suo film più noto è La Bella e la Bestia. Amico di Apollinaire, Max Jacob, Modigliani, Picasso, amante di Raymond Radiguet, fu artista noto e apprezzato in tutto il mondo, insignito di numerosi riconoscimenti e premi, tra cui la Legion d’Onore. È morto poche ore dopo aver appreso della scomparsa di Edith Piaf, per la quale aveva scritto l’elogio funebre. Parigi è la sua città feticcio, immortalata in numerosi articoli e pagine.




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