Foto da Wikimedia Commons
La seconda partita fuori casa della nazionale Italiana di rugby si terrà domenica 9 Febbraio in quel di Parigi. Lo stadio coinvolto darà Saint-Denis, detto anche lo Stade de France. Ma cosa fare a Parigi durante i giorni in cui ci sarà il Six Nations di rugby?Parigi non è di certo una capitale che non si lascia scoprire, anzi.
Ci sono talmente tante cose da fare e da vedere che non so quanti mesi ci vorrebbero per poterla vedere tutta. Io sono stata nella capitale francese un sacco di volte e credo che mi manchino ancora tante cose da vedere.
In primis va detto che lo stadio di Saint-Denis è fuori dalla città vera e propria delimitata per consuetudine dal Boulevard Périphérique. Questo deve subito farvi alzare le antenne in caso il vostro hotel o b&b si trovi dentro questo mega viale.
I tempi di spostamento dal centro di Parigi sono variabili a seconda del vostro punto di partenza, quindi fate bene i vostri calcoli se volete arrivare in tempo alla partita. Il modo migliore per raggiungere Saint-Denis è il trasporto pubblico.
Cosa vedere prima della partita?
Restiamo proprio nella zona di Saint-Denis, visto che il centro di Parigi è spesso già molto conosciuto anche dai viaggiatori del rugby.
Saint-Denis è un vero e proprio paese della banlieu.
Non spaventatevi nel leggere questa parola. Il termine Banlieu determina una zona periferica che non sempre equivale ad un postaccio.
Questo luogo, nel Medioevo era forse più in vista delle stesse vie dell'antica Lutetia.
Qui, infatti si trova la Basilica di Saint-Denis dove per anni sono stati incoronati i re francesi.
Per la storia di Francia Saint-Denis batte Notre-Dame 1 a 0.
La chiesa e l'abbazia corrispondente si trovano a circa 3 kilometri dallo stadio dove si tengono le partite.
Si dice che sia una delle chiese più antiche di Francia e vede la sua fondazione nel '600 d.C.
Denis, ovvero Dionigi, è il patrono di Francia dall'alba della Cristianità.
Qui si trova il sacrario di tutti i re di Francia, dove ci sono le tombe di tutti quei sovrani di cui abbiamo sentito parlare tanto come Maria Antonietta, per esemoio.
Quest'ultima zona venne profanata durante la Rivoluzione ma resta tutt'ora un unicum in Francia.
La seconda attrazione che Saint-Denis ci offre è il canale omonimo.
Il Canale Saint-Denis è stato voluto all'inizio del 1800 da Napoleone Bonaparte e la sua costruzione venne portata avanti negli anni successivi.
Il canale è una vera e propria strada d'acqua che arriva fino al centro di Parigi.
So per certo che si sono alcuni bateaux mouches che arrivano dal Parc de la Villette fino allo Stade de France vi acqua. Questo sì che sarebbe un arrivo al Sei Nazioni in grande stile!
Se invece vi andasse di vedere un grande classico di Parigi, il quartiere di Montmartre è dalla parte giusta della città... quella parte che vi permette di entrare nella Parigi più conosciuta senza allontanarvi troppo dal lato sul quale si trova Saint-Denis.
La fermata della metro che vi consiglio è quella di Barbès-Rochechuart.
Per me quella zona è un gran classico dei miei giorni parigini. Mi basta una panchina sulla scalinata del Sacre Coeur per avere il mondo in pugno e dimenticarmi di tutto il resto.
Parigi è una città davvero grande e ogni zona sarà offrirvi ogni genere di luogo dove mangiare e rifocillarvi. Se avete, però, gran voglia di girare io vi consiglio di approdare a Belleville.
Si tratta di un quartiere molto interessante, pieno di storia e totalmente multi-culturale.
Provate ad andare in cerca di merguèzes, le salsicce tipiche della cucina magrebina in Francia.
Sono gustosissime!
C'è un ultima grande classica destinazione parigina alla quale non resisto, e anche questa non è così fuori mano rispetto poi alla zona dello stadio di rugby.
Sto parlando della Défense. La sua modernità, non so perché mi lascia sempre senza fiato.
Insomma, questo rugby ci fa viaggiare, no?
Se vi siete persi la puntata precedente, ecco cosa fare a Cardiff durante il 6 Nazioni