Parigi fashion week parte 1

Eccovi il mio resoconto sulla fashion week parigina che chiude oggi in bellezza con Lanvin. Ho selezionato qualche stilista che mi rispecchi di più, lasciando stare gli altri.
Victor & Rolf Monsieur: Una collezione molto semplice, con tocchi sartoriali e altri retro, capi portabili su una passerella dove si mischiano uscite con completi e altre con felpe. I colori sono molti, ma tenui, tranne un blu elettrico che compare sui capi più eleganti varie volte.



Louis Vuitton: La sfilata comincia da una serie di enormi bauli impilati che fanno la scenografia: da lì escono i classici modelli Vuitton.

Un po' globe trotter in viaggio per l' africa e un po' studente di una delle università della Ivy league, la lega dell' Edera, le più prestigiose degli Stati Uniti sulla costa est: questo propone Kim Jones, nuovo direttore artistico di Vuitton per uomo. Secondo me non delude.

Il vecchio logo Vuitton ripescato dagli archivi e messo a mo' di stemma, come quello di un' università.

Comincia il viaggio!


Simil-Corneliani, o sbaglio?

Il motivo fiorato del monogramma LV viene ripreso sulla giacca.




Che buffo! Kim Jones è un piccolo Elbaz!
YSL propone una collezione molto semplice, quasi troppo, senza fronzoli nè grosse novità. Predomina su tutto un blu vagamente brillante, poi però la collezione passa al bianco e a un color deserto che ricorda le origini di Yves, finendo con un tocco nero. Soprattutto verso la chiusura troviamo tagli netti e rigorosi, mentre la parte desertica è caratterizzata da alcuni motivi "intrecciati" un po' rustici (3a foto).



Givenchy va avanti con una collezione a stampe floreali con un non so che di violento, bianche e verdi.

é un fiore o una mantide religiosa?
Dior homme fa una collezione scevra di ogni dettaglio superfluo che inizialmente non mi emoziona. Diventa più particolare quando si cominciano ad aggiungere ad ogni capo delle appliques in pelle, che man mano si fa predominante. Si termina con i toni di un azzurro carta da zucchero spettacolare, poi blu e nero.




Ormai Veronique Nichanian sa il fatto suo, è una vera e propria boa nell' universo della moda, con tutto il tempo che lavora da Hermès.
Propone sempre uno stile elegante e rilassato, molto chic. Ci si mantiene su colori sobri stavolta, con qualche spruzzo di arancione e le solite giacche in pellame pregiato: all' alligatore si aggiunge il pitone, molto in voga. Una collezione pur sempre carina, ma deludente rispetto ad altre di Hermès, come quella della scorsa estate, bianca e verde.


Lanvin ancora una volta propone una delle sue collezione immettibili, molto "cavaliere nero" di un lussuoso streetwear. Il tiro viene leggermente corretto con l' arrivo del colore e dei primi abiti.