In Sardegna l’emigrazione continua, tanti, troppi sono i giovani che cercano un futuro all’estero, moltissimi ci provano nel campo della ristorazione o simile e così leggendo un interessante reportage su La Nuova Sardegna si scopre che a Parigi nelle cucine di ristoranti ed alberrghi si parla sardo.
Tanti sono i sardi di recente emigrazione. Facciamo un giro di Parigi accompagnati dal testo de La Nuova Sardegna, facendo ulteriori giusti approfondimenti?
Così scopriamo che all’ombra di Notre Dame, a pochi metri dalla notissima accademia militare di Parigi, lavora Riccardo un giovane neodiplomato di Sassari. Riccardo lavora in uno degli storici locali parigini, il Romantica Caffè, al 96 di rue de la tour Mourbourg, con il giovane di origine sassarese però lavorano anche lo chef coordinatore c’è Enrico Masia, 37 anni, di Ittiri. Lavorare per il Romantica Caffè, non è cosa da poco, un ottimo cv, una paga sindacale, orari e puntalità. Il Romantica ha locali dislocati un pò in tutta la città a rue de Pontier, nell’Ottavo, in avenue de Villier, al diciasettesimo, a rue de Chevalier de Saint George, nella piazza des Invalides, vicino al mausoleo di Napoleone. E poi in rue de Peronnet a Neully, a Deauville, il Barocco a Levallois Perret. Ultimo acquisto è il Nove Sette, a rue des Dames, al diciassettesimo.
Anche a Clichy, sempre a La Romantica lavora uno chef sardo, un turritano, Gabriele Piga, oltre al personale di cucina, anche i camereri sono sardi, un pò talvolta lo si nota nella parlata o da qualche esclamazione borbottata in toni sommessi, ma per lo più lo si percepisce durante le adunate dello staff. Infatti sebbene si perda l’accento parlando il francese, l’italiano ha sempre la solita cadenza. In sala sono numerosi i camerieri sardi: Demetrio Vidili di Aidomaggiore,Marco Secchi di Sassari Sara Congiu di Pirri,Stefano Murtas di San Gavino Monreale. Poi ci sono anche Federico Schiavone di Terralba, Arianna Bachis di Siliqua,Irene Murtas di Oristano.
Ognuno di loro ha vite alle spalle, ricerche di lavoro ma anche tantissime soddisfazioni che forse difficilmente avrebbe potuto ottenere in Sardegna. Tutti sono un pò nostalgici e quando possono tornano a casa, cercano poi di portare sempre qualche piccolo sapore sardo nei loro piatti e nei loro servizi.
Storie di anni addietro penserà qualcuno, storie di oggi.