Quando devo parlare di Parigi mi cominciano a brillare gli occhi. Come un bambino di quattro anni mentre vede, sotto Natale, la pubblicità del suo gioco dei sogni. Il mondo dei blogger è un mondo molto bello da vivere. Tante persone ti chiedono e si interessano alla tua figura. Ma non è solo questo essere blogger. Il blogger non è un divo, un vip, un eroe e tanto meno non è una persona cattiva o un brutto esempio. Questo mondo, popolato da persone che vogliono far sentire le loro idee, il loro IO o la loro essenza, è stato un passo avanti nel mio modo di vivere. Pensavo che fosse un mondo solitario, dove ognuno tirasse l’acqua al proprio mulino cercando il like in più del rivale. Ho capito che non esistono rivali, ma solo altre persone con le quali scambiare idee oppure approfondire le nostre conoscenze collaborando. Questo è quello che è successo. Ho conosciuto una ragazza prima e un ragazzo poi che mi hanno colpito. C’è voluto circa mezzo minuto per capire che tutti e tre potevamo fare qualcosa per voi lettori. Cosi abbiamo deciso di fare un lavoro a tre con un unico obiettivo. Parigi. Ebbene si. Oggi vi parleremo delle sensazioni che mi ha lasciato Parigi dal mio punto di vista, otterrete delle informazioni chiare e coincise da Eleonora che attraverso il suo blog TheDreamerTraveler vi consiglierà cosa dovrete per forza vedere in quel di Paris e cosa vi aspetta nei quartieri più interessanti. Per finire, Matteo, il blogger di Giveme5italy vi presenterà un articolo flash dove in soli cinque punti vi confiderà i “migliori 5 punti” di Parigi. Fate un passo nei blog di questi ragazzi. Non solo perchè sono persone splendide, giovani e di grande talento, ma perchè hanno davvero qualcosa da offire. TheDreamerTraveler ha la caratteristica di fornirvi anche un’esperienza visiva attraverso delle fantastiche foto da mozzare il fiato, oltre ovviamente a tantissimi altri itinerari e qualche articolo personale di spicco, mentre Giveme5italy ha il pregio di essere sintetico ed esaustivo nel suo essere. Cercate informazioni sui vostri viaggi? Avete tutto. La mia avventura, i consigli di Eleonora e le preferenze di Matteo. Buona lettura! Ormai mi conoscete. Io non riuscirei mai a fare un lavoro solo “informativo”. Per fortuna che io e questi blogger siamo complementari!

Da me avrete un mio pensiero su quello che ho trovato a Parigi. Non vi parlerò di monumenti o punti di interesse. Il motivo è presto detto. Signori miei, Parigi sprizza storia, monumenti e punti d’interesse da tutte le sue vie. Parigi è bella. Ma cosa la rende così ambita da noi viaggiatori? Semplice. Il suo rendere le distanze impercettibili! Parigi ha una metro ramificata in maniera straordinaria. Vengo da una città dove non esiste tram, metro e che più in generale non ha dei servizi pubblici all’altezza. La mia città è piccola, ma mi costringe a viaggiare sempre nelle stesse strade. Non sono un genio dell’orientamento. Parigi è stata la mia prima megalopoli. Non vi dico le mie incertezze appena sceso dal treno. Avevo seriamente paura di perdermi dentro una metropoli assolutamente più grande di me. Niente di più sbagliato. La metro di Parigi è una struttura fatta a regola d’arte, con una logistica degna di un mastro orologiaio svizzero. Mi sono ritrovato, io, piccolo uomo di una piccola città, ad avere la sensazione di avere Parigi ben stretta nella mia mano. Ero il padrone di me stesso. Parigi mi ha cambiato anche e soprattutto da questo punto di vista. Una volta venti chilometri mi sembravano un buon tragitto da fare. In macchina, con le code che ci sono da queste parti, ci metterei circa quarantacinque minuti. Quarantacinque minuti di macchina mettendo “prima, seconda e al massimo terza marcia” per poi tornare attaccato alla vettura davanti a te, in folle. Nulla di più noioso, triste e lento. I miei colleghi vi diranno dove andare per assaporare la vera Parigi. Io vi dico come arrivarci. La metro, la mia metro, vi permetterà con soli sette euro di spostarvi per tutta zona 1 e zona 2 di Parigi. Il che vuol dire che potrete vedervi tutti i monumenti con una spesa giornaliera quasi inesistente. Vi basterà andare alla macchinetta automatica, (incredibilmente potrete anche selezionare la tanto cara lingua italiana), e selezionare l’abbonamento “Mobilis”. In pochi secondi avrete per le mani le chiavi della città. Il biglietto permette corse illimitate fino alla mezzanotte del giorno dell’acquisto. Questo vuol dire che se dovrete fare quattrocento metri per arrivare dal vostro hotel fino al vostro bar preferito, potrete prendere tranquillamente la metro e risparmiare la benzina del vostro corpo per percorrere a piedi tutti gli Champs-Élysées. Parigi non mi ha dato solo modo di sentirmi padrone di me stesso e dei miei spostamenti. Mi ha fatto anche sentire Re del mondo. Un consiglio spensierato. Anche se soffrite di vertigini, abbiate il coraggio di salire all’ultimo piano della Tour Eiffel. Non farlo sarebbe solamente un rimpianto che vi accompagnerà durante il viaggio di ritorno. L’emozione che si prova nel vedere Parigi dall’altezza di trecento metri è unica. Io ho avuto la fortuna di andarci di sera. Mentre salivo, il cielo si tingeva lentamente di nero e i miei occhi luccicavano come i flash dei cinesi che erano con me dentro l’ascensore di vetro. Un istante che si ripete, diventa eterno. E’ questa la libertà. Ho passato tre giorni in quel di Parigi ma mi sono sembrati mesi. Forse perchè la mia mente in qualche modo è rimasta laggiù e senza che io lo sappia torna ogni mattina nella mia pasticceria preferita a prendere le più buone delizie dolciarie che abbia mai assaggiato. Gli istanti che sono avvenuti là, le persone che ho incontrato, le cose che ho mangiato e più in generale il mio “pezzo di vita”, continueranno a rifrullare nella mia testa e nella mia immaginazione. Parigi è una città che accoglie tutti. Uomini di affari, scapoli, sposini, amici, fidanzati e chi più ne ha più ne metta. Parigi vi saprà accontentare e catturare.

Ultimo capitolo della mia esperienza. I/Le parigini/e. Come in tutto il mondo, la Francia e in particolare Parigi è una città piena di stereotipi. Se poi ci mettiamo la rivalità che noi italiani abbiamo nei confronti dei galletti i rapporti fra voi e gli abitanti della città dell’amore potrebbero partire nel peggiore dei modi. Regola numero uno. Cortesia. Dite sempre buongiorno, presentatevi, siate il più composti possibili. A nessuno piace l’italiano che entra in un negozio urlando con i propri coetanei. Altra prerogativa. L’inglese. Andiamo, non bisogna essere dei geni per portare avanti una conversazione. Il francese è consigliato, l’inglese è d’obbligo! E ricordatevi. Dire che siamo italiani è una qualità, non una cosa brutta! Tutte le volte che dicevo di essere italiano e di vivere in toscana la mascella di chi mi stava davanti cadeva senza opporre resistenza. L’italiano affascina. Ovviamente, quello cortese ed educato! Potrei stare a parlarvi di Parigi per altre dieci pagine, ma non voglio portarvi via troppo tempo e lasciare il giusto spazio ai miei colleghi. Non mi resta altro che augurarvi una buona lettura e un buon, futuro, viaggio a Parigi. Non ve ne pentirete!
Articolo collaborativo di: TheDreamerTraveler
Parigi è una città dalle mille sfaccettature, chiamarla solamente “città degli innamorati” è riduttivo, ha un patrimonio di monumenti, chiese, musei. E’ una città seducente, elegante, artistica e non saranno gli ultimi avvenimenti accaduti a farle perdere il suo fascino.
Torre Eiffel
Il simbolo della città, vediamo la Torre Eiffel e inevitabilmente pensiamo a Parigi. C’è chi la definì scheletro di torre, comignolo di plastica, ma è il monumento più visitato, quello che ti incuriosisce di più, perchè salirci e ammirare la città dell’alto è uno dei momenti più belli in un viaggio a Parigi, come è bello anche attendere l’illuminazione notturna e il gioco di luci che parte i primi 10 minuti di ogni ora.

Louvre
A darci il benvenuto al famoso museo è la magica piramide di vetro. Conosciuto come il museo che ospita la Gioconda di Leonardo Da Vinci, ma non è solo quello, ci sono tantissime altre opere dal valore inestimabile, La Venere di Milo di Alessandro di Antiochia, Amore e Psiche di Antonio Canova, La Vergine delle Rocce di Leonardo Da Vinci, sono alcuni dei tesori del Louvre.

Museo D’Orsay
E’ ubicato in una vecchia stazione ferroviaria, e una visita in questo museo ci regalerà la visione di opere importanti, alcune delle più note sono Notte Stellata sul Rodano e Autoritratto di Van Gogh (artista che tra l’altro prediligo), Due Donne Tahitiane di Gauguin e I Papaveri di Monet.

Montmartre
E’ il quartiere situato su una collina nel punto più alto di Parigi, il più caratteristico. Abbiamo tanto da vedere qui, partendo dalla Basilica del Sacro Cuore, che colpirà per la sua maestosità e da dove il panorama ci lascerà senza fiato. Montmartre è anche il quartiere a luci rosse, noto per il Moulin Rouge, il locale dalla caratteristica facciata con un mulino a vento, ma è anche il quartiere dove gli artisti, un tempo andavano a cercar fortuna, certo oggi non ci sono più e il quartiere non è più come prima ma, perdersi nelle stradine soprattutto in Rue Lepic ha ancora il suo fascino. Siete in cerca della particolare giostra del film “Il favoloso mondo di Amèlie”? Sognate di fare un giro su quella giostra? Bene, in Place Saint-Pierre la troverete, proprio lei, la romantica giostra.

Notre Dame
E’ l’elegante cattedrale in stile gotico, il centro della Francia, davanti al suo ingresso si trova il punto zero, una stella in bronzo dalla quale vengono calcolate tutte le distanze stradali. Maestosa, suggestiva, fiabesca, merita senz’altro di esser vista.

Champs-Elysèes
Importante via di Parigi, una delle più belle e famose vie nel mondo. Qui troveremo caffetterie tipiche, negozi, ristoranti e importanti catene alberghiere.

Arc de Triomphe
Si trova all’inizio del viale Champs-Elysèes, imponente e maestoso, è bello ammirarlo dal basso e anche godere della vista che offre sul famoso viale.

Quartiere Latino
Locali e caffè animano il quartiere che prende il nome dalla lingua parlata dai docenti dell’importante università Sorbona, che qui ha sede. Oltre alla famosa università in questa zona troveremo diversi musei, il Pantheon e il Giardino del Lussemburgo.

Reggia di Versailles
Uno dei palazzi più belli e grandi al mondo, nato per i capricci di Re Sole. Una delle sale più particolari da visitare è sicuramente la Galleria degli Specchi. I giardini sono di una bellezza estrema e infatti chiamarli giardini è estremamente riduttivo.

Articolo collaborativo di: Giveme5italy
Continua imperterrita la nostra raccolta di esperienze Erasmus raccontate direttamente da chi le ha vissute. Oggi Giusy ci racconta Parigi, come l’ha vissuta lei.
(dalla conversazione Facebook del 5 Gennaio 2015)
Bellissima come nessuna, Parigi è da sempre una delle città più affascinanti del mondo. Se state per partire alla volta della Ville Lumière e la vostra conoscenza in materia si limita alla Torre Eiffel e a Mona Lisa, ecco cinque consigli da parte di chi ci ha vissuto e non vede l’ora di tornarci.
#5.RIVE GAUCHE/ RIVE DROITE
Parigi, come tutte le città più famose del mondo, è vittima di molti stereotipi: tra i più noti ed agghiaccianti, secondo testimonianze raccolte personalmente, quelli che ritengono che i parigini non sorridano mai, siano snob, poco igienici, arroganti e scortesi a prescindere e così via discorrendo. Essi quindi, sono generalmente antipatici non solo al resto del mondo ma anche e soprattutto al resto dei francesi!Ovviamente, tutti questi pregiudizi sono falsi e senza senso, ma se state per trasferivi a Parigi vi tornerà utile sapere che una certa “antipatia” regna anche tra gli stessi parisiens, a seconda della riva della Senna in cui vivono: la Rive Droite (destra), nobile e sfarzosa (Champs Elysées, Opèra, Grand Palais, Louvre..) e la Rive Gauche, dall’anima più snob e bohémien (Saint Germain des Prés, Jardin du Luxembourg, la Sorbonne, Quartiere Latino…). Io ho vissuto a due passi dal Cafè de Flore, in piena Rive Gauche!

#4. ED BANGER RECORDS
Se pensi che David Guetta e Bob Sinclar siano gli idoli nazionali e che la combo canotta/occhiali da sole sia un must, beh, preparati (fortunatamente) a cambiare idea: Parigi è una delle capitali mondiali della club music, con dj set di altissimo livello praticamente ogni sera. Ed Banger è l’etichetta più importante di tutta la scena French Touch,ti basti pensare che è stata creata da Pedro Winter, (ex manager dei Daft Punk), e che ha lanciato nomi del calibro di Justice e Chromeo. Tra gli innumerevoli club sulle due rive della Senna, due da non perdere assolutamente sono lo Showcase, sotto il celebre Pont Alexandre III e con annessa vista sulla Tour Eiffel (che non guasta mai) e il Wanderlust (anche ristorante).
We’re up all night to get lucky…

#3. MODA
Se siete affascinati dal fashion world, sapete già che Parigi E’ la moda. Questo significa un’offerta sterminata di negozi a disposizione, dalle grandi boutiques delle maisons più prestigiose di Avenue Montaigne e Rue Saint-Honoré, ai negozietti vintage e i tanti ateliers emergenti (soprattutto nel Marais e a Bastille), fino ai leggendari grandi magazzini (Lafayette, Printemps, Le Bon Marché). Inoltre, durante le varie fashion weeks (febbraio/marzo e settembre/ottobre) la città viene invasa da designers, modelle, editors, giornalisti, bloggers, fotografi e chi più ne ha più ne metta, per celebrare la bellezza e l’eleganza senza tempo dello stile francese. Se questa overdose di stile non dovesse essere sufficiente, vi basterà osservare la gente in strada, perché i Parigini non sono schiavi della moda ma sanno interpretarla ed adattarla secondo il proprio gusto personale.

#2. LA CUISINE
Con noi Italiani, si sa, sul cibo non si scherza. Ma state tranquilli,a Parigi la nostalgia di pasta e pizza svanirà di pari passo con l’acquisizione di nuove dipendenze culinarie, proprio come accaduto alla sottoscritta. Poiché sarete praticamente circondati da patisseries e boulangeries, le cui vetrine non hanno nulla da invidiare a quelle delle maisons di alta moda, non vi resta che mettervi l’anima in pace e trattarvi bene a suon di macarons (lasciate Ladurée ai turisti e fiondatevi da Pierre Hermé, il preferito dai parigini) ed eclairs (L’éclair de Génie, forse la cosa che mi manca più in assoluto di Parigi!). Un’altra tentazione a cui non vale la pena anche solo tentare di resistere, è l’apéro: sulle rive della Senna o sul Canal Saint Martin, prendete un paio di amici, qualche bottiglia di vino rosso e del formaggio et voilà, il gioco è fatto!

#1. PARIS SERA TOUJOURS PARIS
Lo capirete quando vedrete sbucare da lontano la Tour Eiffel illuminata durante una passeggiata notturna, quando passerete un pomeriggio di pioggia al Musée d’Orsay, mentre guarderete l’alba dalla scalinata del Sacré Cœur a Montmartre, quando scoprirete che Serge Gainsbourg abitava nel vostro quartiere, quando trascorrerete un pomeriggio primaverile a leggere al Jardin du Luxembourg, quando vedrete il tramonto dal Pont des Arts, quando vi perderete tra le stradine di Saint-Germain des Prés… Parigi è bellissima, e voi, molto fortunati.

Il nostro viaggio a Paris è finito da mesi ormai, ma in qualche modo siamo ancora la. Non importa se sulla Tour Eiffel, davanti alla Basilica del Sacro Cuore o dentro la gelateria “Amorino” in pieno Quartiere Latino. Parigi ci ha segnato, in maniera differente, ma ci ha segnato tutti quanti. Eccovi un “souvenir” da parte di “AFreeWord” e “ARTEggiando”! Buon “ritorno a casa” viaggiatori!

(Disegno della nostra Viola Sanna, new entry del nostro staff)
Vi lascio la possibilità di visitare la pagine Facebook dei blogger che mi hanno aiutato in questo progetto. Se siete viaggiatori (anche con l’immaginazione), date il like a questi blogger. Non ve ne pentirete per niente!
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