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Paris review, interviste vol. ii

Creato il 10 settembre 2010 da Atlantidelibri

Immancabile per chi ama la letteratura: grandi interviste a nomi sacri di una rivista cult!

PARIS INTERVIEW VOLUME DUE FANDANGO
PARIS REVIEW, INTERVISTE VOL. II

“Ho tutte i numeri della Paris Review e adoro le interviste. Ne faranno un gran libro non appena le raccoglieranno in un volume, e questo renderà onore e spolvero alla Review stessa.”
Ernest Hemingway
“Se intervistare è un’arte, la Paris Review pubblica capolavori. Ritratti a tutto tondo delle più grandi voci della letteratura.”
Dario Pappalardo, La Repubblica
“La collezione della Paris Review è un archivio fondamentale per documentare le sorti della letteratura mondiale nella seconda metà del Novecento.”
Goffredo Fofi
“Le interviste della Paris Review sono divertenti come un parco giochi. Sono una miniera di osservazioni intelligenti sulla letteratura.”
Mariarosa Mancuso, Il Foglio
“Le interviste per cui è diventata giustamente famosa la Paris Review sono dei capolavori.”
Luigi Mascheroni, Il Giornale

Da quando è stata fondata, nel 1953, la Paris Review ha avuto il merito di restituire all’attenzione dei lettori appassionanti conversazioni, dal valore letterario inestimabile, realizzate con le più grandi voci del nostro secolo, istantanee di vita che li ritraggono nella loro quotidianità, ragionamenti a metà tra la querelle filosofica e le chiacchiere da bar su metodo, scrittura, tradizione. Dalla convinzione di William Faulkner che un grande romanzo sia merito “al 99 percento del talento, al 99 percento della disciplina, al 99 percento del duro lavoro”, fino alle acute osservazioni di Gabriel García Márquez per il quale “già nel primo paragrafo si risolvono molti dei problemi del romanzo”, la Paris Review Interviste raccoglie un campionario vastissimo di racconti, aneddoti, ricordi di autori dallo straordinario valore – Graham Greene, William Faulkner, Eudora Welty, John Garner, Gabriel Garcìa Márquez, Harold Bloom, Toni Morrison, Alice Munro, Stephen King – svelandoci i segreti più reconditi, facendo luce sui lati nascosti del privato, invitandoci n egli angoli più polverosi delle loro case.

“Rileggere queste interviste dopo così tanti anni – e dopo aver pubblicato io stesso per questa rivista – è come richiamare indietro le speranze e le paure dei miei primi giorni da scrittore. Trent’anni dopo, posso rileggerle con lo stesso entusiasmo, sapendo che non mi sono affatto sbagliato: queste interviste mi parlano delle gioie e delle preoccupazioni della letteratura, molto più di quanto non le abbia sentite prima.”
Dall’Introduzione di Orhan Pamuk



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