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Paris: "sfiducia tecnica a mister lucarelli"

Creato il 31 gennaio 2016 da Avezzano Calcio

L'Avezzano perde per 3-1 in casa contro il Castelfidardo ed interrompe così la mini serie positiva di due partite in cui aveva ottenuto una vittoria ed un pareggio. Lucarelli voleva chiudere il mese di gennaio almeno a quota 30 punti ed invece deve accontentarsi dei 28 conquistati. Il Castelfidardo è la bestia nera dell'Avezzano quest'anno, contro i biancoverdi la squadra di Bolzan ha ottenuto sei punti su sei, conquistando la vittoria sia all'andata che al ritorno. I marchigiani prima di oggi non avevano mai vinto fuori casa, ottenendo solo quattro pareggi e ben sette sconfitte. Quello che comunque fa più male è aver subito tre gol tutti insieme da quello che era il secondo peggior attacco di tutto il campionato. E' vero che due di questi tre gol sono stati segnati da un certo Massimo Ganci (ex bomber del Pescara), ma prenderli da un attacco sterile come quello del Castelfidardo non ci voleva proprio. Alla fine della partita il Presidente Paris è rimasto a vedere impietrito le due squadre rientrare negli spogliatoi sul ballatoio dello stadio. Poi mestamente è entrato in sala stampa e, come un vulcano in eruzione, ha detto: "Sono stufo di vedere prestazioni come quella di oggi da parte dei miei giocatori. Non c'è più la squadra che giocava un bel calcio come qualche tempo fa, è sparita. E non mi si venga a dire che è colpa del terreno di gioco dello stadio dei Marsi, perché anche mercoledì ad Agnone la squadra ha giocato solo una partita maschia contro l'ultima della classe, ma nulla di più. C'è confusione da parte del tecnico, quindi per me è in un'area di sfiducia. Se domenica non vincerà a Fermo sarà automaticamente esonerato". Parole pesanti del numero uno biancoverde che continua: "La squadra non mi piace in nessun reparto, non riesco a capire il motivo di questa involuzione, probabilmente ci sono problemi all'interno dello spogliatoio ed in questi casi dipende sempre dal manico, da tutto lo staff tecnico. Quindi confermo quello che ho detto, o si vince domenica prossima oppure sarò costretto a cambiare la guida tecnica della squadra". Partita subito in salita per i biancoverdi oggi. Già al 10' è Ganci a battere per la prima volta D'Avino con un tiro da fuori area. La risposta dell'Avezzano non si fa attendere ed al 17' ci prova Ndiaye a beffare Chiodini, ma il suo tiro di sinistro termina alto sulla traversa. Al 22' l'arbitro concede un rigore agli ospiti: traversone dalla sinistra, Ganci di testa fa proseguire ma sulla traiettoria Tabacco intercetta con una mano. Nessun dubbio per il direttore di gara e Ganci si prepara dal dischetto. Al 23' spiazza l'estremo difensore D'Avino che è costretto a recuperare per la seconda volta la palla nella propria rete. Gelo allo stadio dei Marsi, con i tifosi di casa che iniziano a rumoreggiare e reclamano una pronta reazione dei loro giocatori. Chiodini compie un vero e proprio miracolo al 29' su un tiro ravvicinato di De Sanctis, mentre dalla parte opposta il pallonetto di Speranza finisce fuori di poco. Poco dopo la mezz'ora l'Avezzano accorcia le distanze. Punizione di Bisegna dalla lunga distanza, Chiodini non trattiene e Puglia segna con una giravolta molto spettacolare. Siamo al 32' ed il risultato adesso è sull'1-2. Non è ancora finita però, c'è il tempo di vedere un altro gol dei castellani. Lo segna al 39' Liberati che fa fuori un avversario ed una volta entrato in area, lascia partire un preciso diagonale che finisce alle spalle di D'Avino per la terza volta. Nella ripresa l'Avezzano cerca in tutti i modi di pareggiare l'incontro ma senza riuscirci. Intervento dubbio al 70' su Bittaye, i locali chiedono il penalty, ma l'arbitro lascia correre. Inizia poi il valzer delle sostituzioni e Lucarelli gioca addirittura con cinque attaccanti di ruolo in campo. Il risultato però non cambia e prima della fine c'è il tempo per vedere un doppio miracolo di Chiodini su tiri consecutivi di Pollino e Di Curzio. In sala stampa il tecnico avezzanese dice: "Abbiamo sbagliato l'approccio al primo tempo e poi quando si va giù non è facile reagire. L'esonero? Tutti gli allenatori sanno che è un rischio. Io continuerò a fare il mio lavoro, non mi faccio condizionare né da un gruppo, né da una singola persona". (Pino Razzano)


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