La Bahnhofstrasse di Zurigo è una delle vie più aristocratiche e care dell'intero pianeta. E il Globus, un tradizionale grande magazzino tipo la Rinascente di Milano che vi si affaccia con le sue vetrine, non fa eccezione. Da qualche giorno il suo nuovo cuore pulsante si chiama delicatessa(preceduto da tre stellette che qui non so riprodurre), il reparto dedicato all'alimentazione che ne occupa il piano interrato. Qui, sin dal 1967, anno d'inaugurazione dell'edificio, si sono offerte le prelibatezze destinate ai clienti col portafoglio gonfio. ***delicatessa (ci provo con gli asterischi) è il risultato di un lifting radicale durato due anni e mezzo e costato 13 milioni di franchi (circa 10 milioni e mezzo d'euro). Il risultato è a portata di vista e di tutti gli altri quattro sensi: 1700 mq di paradiso per esploratori, buongustai e gaudenti del cibo. Un tempio gastronomico, con contorno di corsi, seminari, degustazioni, personal chef, personal shopper e scoutfood, ancora più invitante di prima. Ma anche più “pericoloso”: una sua visita termina quasi sempre con un “disastro”, di cui ci si accorge solo alla cassa. Lo shopping culinario inizia dal pane sfornato dalla Bäckerei e si conclude con un regalo infiocchettato dal reparto Geschenke. In mezzo tutto il resto: Metzegerei (macelleria), Fisch (pesce), Traiteur (rosticceria), Convenience (pronto per essere mangiato), Fromagerie (formaggi), Früchte & Gemuse (frutta e verdura), House of Tea (tè) Sweet World (dolci), Wine & More (vini e liquori). Un mix da torre di Babele che riflette il lato cosmopolita della città. Un intruso, italiano, balza però subito agli occhi: la Prosciutteria, se non altro senza “h” tra la “c” e la “i”, come molti teutonici intuitivamente scriverebbero. Ho cercato la parola. Nel dizionario della Treccani la mia “ricerca non ha però prodotto alcun risultato”. In quello dell'Accademia della Crusca “come lemma non compare all'interno del Vocabolario”. Mentre nello Zanichelli “nessun risultato corrisponde ai termini di ricerca inseriti”. Per un negozio a 3 stelle una caduta di tono grammaticalmente assordante.
Corollario
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