Parla John Woo, Leone d’oro alla carriera

Creato il 04 settembre 2010 da Ghezzo Claudio @GhezzoClaudio

L’occasione è la conferenza di presentazione di Jianyu di Chao-Bin.

Il ritorno in Cina
Sono rimasto shockato e poi ho pensato che scherzasse”. È stata questa la reazione di John Woo quando Marco Müller, direttore della 67. Mostra del Cinema di Venezia, lo ha chiamato per comunicargli la decisione di assegnare a lui il Leone d’oro alla carriera. Ad annunciarlo è lo stesso regista di Face/off in occasione della conferenza stampa di presentazione di Jianyu – Reign of assassins, film di Chao-Bin Su a cui Woo ha collaborato in qualità di montatore e supervisore.
Woo, 64 anni compiuti a maggio, parla anche della sua decisione di tornare a dirigere in Cina dopo ben 16 anni di lavoro negli Stati Uniti: “A Hollywood ho imparato molto. Ho fatto tante esperienze positive ed è il momento di portare in Asia ciò che ho imparato”. A questo proposito racconta di un incontro, avvenuto ormai cinque anni fa, con un giovane regista cinese: “Quell’incontro mi fece rendere conto del fatto che i cineasti emergenti conoscono moltissime cose sul cinema occidentale. Tutti i giovani registi vogliono fare esperienze nuove e lavorare a pellicole sullo stile di Hollywood. È giusto cominciare a lavorare su progetti che permettano loro di sperimentare questo modo di fare film”.
Del resto – come egli stesso ammette – non è neanche tanto difficile ricreare le condizioni per poter lavorare bene (“Si trovano tecnici bravi come quelli di Hollywood anche in Corea”). Inoltre – continua il regista – in Asia “Abbiamo tante storie bellissime [...] che vale la pena raccontare. In genere le persone [occidentali] non sanno molto della nostra storia. Conoscono soltanto i film di kung-fu, ma quella in realtà è solo una piccolissimaparte della nostra tradizione”.

   Un ponte tra le due culture

W oo si è poi detto emozionato a ricevere un premio così prestigioso: “Mi sento onorato [...] Vorrei ringraziare il signor Müller. Da lui ho ricevuto un’amicizia molto leale, e con questo premio mi ha permesso di indirizzare la mia vita verso un nuovo capitolo. [...] Sento di essere in un sogno, quasi un miracolo. È semplicemente un grandissimo onore”.
Il nuovo capitolo a cui accenna Woo riguarda più che altro il suo ruolo nel cinema: “Vorrei essere un ponte che colleghi Occidente ed Oriente, in modo che tra le due culture si possa costruire un’amicizia. Sono felice di fare film nella mia Cina per varie ragioni: Lì abbiamo temi, soggetti e un sentire popolare molto interessante. Vorrei produrre dei film che possano in futuro congiungere i due diversi stili di intendere e fare film, non importa che siano moderni o storici: a me importa soprattutto fare dei bei film”.
Le sue idee sul futuro sembrano essere già molto chiare. Sono tre i progetti in cantiere: un film di tipo combattimento; il remake di un film di un regista koreano; un film di kappa e spada tratto da un classico francese, che sia culturale e nello stesso tempo filosofico. Ancora più chiaro è il consiglio che lui, in procinto di ricevere un premio alla carriera, si sente di dare a chi si affaccia oggi al mondo della regia: “Non rinunciate ai vostri sogni. Come mi disse mia madre quando capì che il mio sogno era produrre film: andate avanti e fatelo!”

(Fonte MYmovies.it immagini di Claudiogphoto)

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