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Parlami della tua ombra - Sergio di Siero

Creato il 09 marzo 2015 da La Stamberga Dei Lettori

Parlami della tua ombra - Sergio di Siero

L'appuntato Cardella è entrato senza saperlo, come Teseo, nel labirinto, nel luogo del pericolo, negli anfratti dell'ombra. Conoscerà i mostri che esso contiene e nasconde. Non può vincere, non servono spade, non ucciderà il Minotauro. Non ha chiesto neanche l'aiuto di Arianna. Semplicemente è entrato, senza avere dei dubbi, senza sapere che tutto non è come appare. Non ci sono vittorie, l'oscurità non si vince. Perché se mai conquisterà la Luce, anche la Luce avrà la sua ombra. Il Mistero sta nelle cose che ci circondano, sta oltre le cose, dentro di noi, nello specchio oltre il nostro volto riflesso.

Recensione

L'appuntato Cardella incontra il dottor Vincenzo Russo quando questi si reca in caserma per denunciare la scomparsa di un suo amico di cui conosce solo l'aspetto fisico e il nome: Pasquale. Nonostante gli elementi forniti per rintracciare l'uomo siano insufficienti per iniziare un'indagine, Luigi Cardella, che aspira a diventare detective, vuole provare ugualmente a trovare il fantomatico Pasquale e accetta l'amicizia che gli offre il dottor Russo, nella speranza di riuscire a ricavare da lui ulteriori informazioni.
Inizialmente Cardella ritiene, come diceva Sartre,

"Che le cose sono esattamente come appaiono e dietro non c'è nulla"

ma dovrà ricredersi. Prima di arrivare alla soluzione del caso, occorrerà che comprenda l'esistenza di una realtà che trascende l'apparenza e cercare di interpretare tutta una simbologia di cui non avrebbe mai immaginato l'esistenza.
L'appuntato Cardella dovrà, inoltre, cercare di capire se stesso e comprendere che nell'uomo c'è una parte palese ed una oscura come la propria l'ombra. Non sarà facile per uno che, come lui, crede che Jung sia il nome di un cinese, addentrarsi nel mondo sconosciuto della psicologia. Ma a indirizzarlo sulla strada della conoscenza arriva Serena, ragazza complessa e problematica alla ricerca di se stessa.
Tre sono quindi i protagonisti di questo romanzo: l'appuntato dei carabinieri Cardella, ingenuo ed ignorante come lo sono i carabinieri nelle barzellette; Vincenzo Russo, un medico che non esercita la professione e si diletta di alchimia; Serena, studentessa universitaria iscritta alla facoltà di psicologia.

Se fosse un classico noir, si potrebbe ipotizzare il solito triangolo: lui, lei e l'altro, ma non è così. Ciò che lega in qualche modo i tre protagonisti è il presepe, perché, come asseriscono alcuni personaggi:

"... nel presepio ci sta tutto quello che si deve sapere. Sapete che è come la Bibbia? Bisogna saper leggere fra le righe" [...]
"Ogni figura simboleggia qualcosa d'altro che sfugge a chi non sa. C'è un'altra faccia del presepe. Il presepe è la glorificazione della cultura di Napoli. Il re del cielo che preferisce nascere semplicemente, in una città solare. Il presepe manifesta gioia, i pastori si muovono in un clima di serenità tra un popolo pieno di salute che non ha paura delle debolezze, dell'egoismo e dei mostri dell'inconscio. Altro che l'arida Palestina, il Messia nasce accolto da una natura in festa, senza dolore né tristi presagi. La Storia non c'entra, qui si fonde il sacro con il profano in uno spazio senza tempo. E poi per chi vuole capire...".
[...]"... Nel presepe c'è la sintesi e la metafora dell'esistenza umana, ogni personaggio ha un suo significato. Nessun pastore è lì per caso".

Sergio di Serio, oltre a saper scrivere con bravura e ironia, manifesta una grande cultura generale e una conoscenza di Napoli fuori del comune. Nel suo romanzo, dove esoterismo e psicologia si intrecciano, diverte seguire le riflessioni dell'appuntato Luigi Cardella, che, come Alice nel paese delle meraviglie, entra in un mondo a lui del tutto sconosciuto per affrontare situazioni e problematiche mai prima considerate, come quando, ad esempio, Serena gli deve spiegare il difficile rapporto che molti uomini hanno con le donne:

"... Per voi siamo un universo troppo complesso, avete perfino paura di noi".
[...]"... Cosa è il desiderio che avete sempre avuto di sottometterci, di dominarci? E cosa è la crisi in cui oggi vi trovate, se non l'incapacità di abbattere vecchi cliché? Siete spiazzati, non sapete più come fare, per troppo tempo siete stati costretti in ruoli che ormai, data la società in cui viviamo, non funzionano più".
[...]"...,"l'omme adda puzzà" non è più una regola! L'uomo che puzza, fa schifo!"

Alcuni passaggi del romanzo si incastrano fra loro in maniera un po' forzata, ma la storia è scorrevole e originale, arricchita di cultura e caustiche citazioni. I dialoghi, spesso in un dialetto napoletano comprensibile a tutti, risultano intelligenti e frizzanti. Sono piuttosto rari i romanzi surreali che non cadano nel banale ma, anzi, facciano riflettere come questo Parlami della tua ombra e Di Serio dimostra di essere uno scrittore che meriterebbe di essere conosciuto maggiormente.

Giudizio:

+4stelle+ (e mezzo)

Dettagli del libro

Parlami della tua ombra - Sergio di Siero


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