Un pò di tempo fa ho letto un fantasy, solo ora riesco a pubblicare la recensione e l'intervista all'autrice. Il libro in questione è 436, pubblicato dalla Casini editore.
436
AUTORE: Anna GiraldoEDITORE: CasiniPAGINE: 480PREZZO: 16,90
Cosa ci fa un giaguaro in carne ed ossa nel cuore di Londra? Cosa sono tutte quelle reminiscenze di un passato remoto? E le visioni sanguinose che perseguitano Redlie, 17enne venuta dall’Italia, ospite a Londra di zia Daisy? Perché tutti continuano a dirle che la sua luce è abbagliante? Cosa significa? Ci sono nuovi adorabili amici per Redlie. Ci sono una zia un po’ squinternata ma premurosa e un padre che da sempre è lontano. C’è un gattino randagio di nome Copernico. C’è un segreto che nessuno vuole rivelarle: – Devi arrivarci da sola – le rispondono ogni volta che lei chiede. C’è un amore, uno splendido e tenebroso giovane, dalle abitudini e dai comportamenti inspiegabili. Ma c’è anche David. Ossuto e grigio, quanto spietato e violento. Come mai si ostina a perseguitare Redlie? Cosa sta cercando? Perché pensa che Redlie possa dargli ciò che vuole? C’è una battaglia all’ultimo sangue che attende Redlie. È la battaglia per il suo amore, per i suoi amici, per la sua vita.
Leggendo la trama di questo libro mi sono fin da subito incuriosita, si accenna a un giaguaro nel cuore di Londra. Beh, questo è strano! Solo leggendo il libro potrete scoprire di che si tratta, infatti non ho intenzione di rivelarvi niente.
Redlie ha diciassette anni e vive in Italia con la madre, se così può essere definita, una donna che spesso non torna a casa e lascia la figlia a dover affrontare la vita da sola. Infatti la ragazza fin da piccola ha dovuto cucinare, pulire casa,... ma soprattutto ha dovuto sopportare in silenzio per evitare che la polizia la allontanasse dalla madre. Redlie non ha un po' padre, o meglio non l'ha mai conosciuto, non ha mai visto una sua foto (sua madre le ha fatte scomparire) e non ha mai saputo il suo nome. L'unica ribellione nella vita della protagonista è la scuola, non ha amici e passa la maggior parte del tempo a studiare o a leggere, ma a scuola si sfoga, va contro i professori e li mette in ridicolo. Ma è arrivato il tempo di cambiare e di scoprire la verità!Un giorno si presenterà, a casa di Redlie e Alessandra (sua madre), Daisy. Una zia venuta dall'Inghilterra, sorella di suo padre e decisa a portarla con sé, lontano da quella vita dura, lontano da sua madre. Anche se è difficile, la risposta è ovvia, Redlie andrà in Inghilterra! E' lì che la protagonista inizierà una nuova vita, una nuova storia e chissà magari troverà pure l'amore! Ma sarà pronta ad incontrare il padre? Redlie si troverà a dover affrontare forze più grandi di lei, che fino a poco tempo prima credeva fossero solo frutto di fantasia. Per finire questo libro ho impiegato un bel po' di tempo, essendo un librone. Ma non è questo che mi ha fatto perdere tempo, piuttosto ho trovato un po' noiosi i troppi dettagli e ciò mi ha bloccata all'inizio. Arrivata a circa metà libro invece ho cambiato totalmente opinione, il libro non è per niente noioso, anzi mi ha coinvolta pagina dopo pagina. Non riuscivo a staccarmi dalle parole, volevo arrivare per forza alla fine. Ma ecco che nel momento più interessante del libro, ricevo una delusione. Infatti, secondo me l'autrice ha descritto troppo velocemente il momento culminante, io mi sarei soffermata maggiormente nel duello finale, in fondo il lettore aspetta solo quello. Invece è finito subito, poca suspance, non ho realizzato bene quello che è successo. Però tutto sommato il libro mi è piaciuto e anche tanto, bella storia! La scrittrice scrive bene e si vede, riesce ad attirare l'attenzione del lettore (anche se non da subito). Mi è piaciuta anche la relazione dei personaggi tra di loro.Insomma consiglio il libro a qualsiasi fascia di età. Chiunque ama il genere fantasy, apprezzerà questo libro, quindi buona lettura!!!VOTO: 3/5ANNA GIRALDO!
Ciao Anna, grazie per la disponibilità. Ti va di parlarci un po' di te?Ciao Christy, grazie per avermi ospitata nel tuo blog.Cosa dire di me? Amo i gatti, i viaggi, la fantasia. La routine mi annoia, per questo ho scelto di fare la consulente informatica, un lavoro molto vario in continuo contatto con le persone. Questo nella vita vera.Nell’altra parte della mia vita scrivo.Quando e come è nata l’idea di scrivere 436?È nata per gioco, nel maggio del 2008, perché avevo letto qualche storia interessante di genere urban fantasy e mi andava di scriverne una mia. Ma non avrei mai creduto di portarla a termine.Invece scrivere è diventata una malattia cronica e non sono più riuscita a smettere. Così, subito dopo 436 è nato anche Thunder + Lightning, il suo sequel. Poi ho proseguito con romanzi e racconti e tuttora continuo a scrivere e a progettare nuove storie.Ti faccio una domanda che penso possa interessare molto ai lettori. Perché dovremmo leggerlo? Parlaci del tuo libro.È una domanda difficilissima perché devi sapere, Christy , che un autore ama incondizionatamente le proprie opere e difficilmente ti sa dire il perché.436 è romanzo di formazione, un paranormal romance… e qualcuno ci ha visto anche un po’ di thriller. Credo che, indipendentemente da come è scritto (non sta a me dare giudizi), presenti una trama abbastanza intrigante, di sicuro originale, pur rifacendosi a dei cliché tipici del genere.C’è una grande, grandissima storia d’amore: se non ci fosse non ci sarebbe nemmeno la vicenda in 436, ma non è solo di amore di coppia che si racconta in questo romanzo. C’è un percorso di presa di coscienza di sé per la protagonista, Redlie. C’è una storia di amicizia, c’è una storia di violenza. Ci sono reminiscenze storiche ispirate al rinascimento inglese e alle avventure di Sir Francis Drake. C’è un segreto, un ricordo lontano nel tempo, da riportare alla luce. C’è Londra, con tutto il suo fascino e il suo mistero.Ah, dimenticavo! C’è anche un giaguaro!!Prima di “436" hai scritto altri romanzi o racconti?436 è la prima cosa che abbia mai scritto. In seguito, oltre al suo sequel Thunder + Lightning, ho scritto molti racconti e altri romanzi, ma ho iniziato proprio con 436.Non pensavo di essere in grado di scrivere un romanzo e il mio dubbio, anche dopo averlo portato a termine era che fosse scritto in maniera almeno dignitosa. Ho rotto le scatole a tante persone (amici e parenti) perché lo leggessero e mi dicessero se poteva essere considerato un romanzo e non solo un’accozzaglia di parole.Del resto, ho appena portato a termine il mio quarto romanzo, Meet you on the other side, e in tutta sincerità nutro per quest’ultimo lavoro gli stessi dubbi che avevo per il primo... La paura di sbagliare non passa mai, ma non passa nemmeno il desiderio di raccontare le proprie storie. Per scrivere questa storia ti sei ispirata a qualche grande autore?Beh, amo la Rowling e credo che si noti visto che la cito di continuo e non solo in 436. Però dentro 436 c’è anche Jorge Luis Borges, un grandissimo scrittore argentino. È a lui che ho “rubato” l’idea del giaguaro e della formula anche se Borges, nel suo racconto “La scrittura del dio” ne parla con ben altri toni e significati.Molti autori si affezionano ai propri personaggi, tra te e Redlie è successo lo stesso? Ti sei rivista nel tuo personaggio per qualche atteggiamento?Amo tutti i miei personaggi. Redlie per prima. È ovvio che i tuoi personaggi facciano parte di te, non puoi farne a meno… sono le tue creature. Allora stai male con loro, ami con loro, ti arrabbi con loro… eppure sono loro che in fondo vivono e fanno esperienze grazie a te.È un processo strano e io sono sempre stata abbastanza scettica sulla completa sanità mentale di chi si inventa storie e personaggi. ;-)Non mi rivedo in nessuno di loro e allo stesso tempo in tutti: sono come Redlie quando fa la schizzinosa e vorrei essere come lei quando combatte con la Claymore. Sono come Sean quando la porta nei ristoranti di lusso e sono anche come Nate, quando appallottola i vestiti, come Daisy quando cucina… beh, insomma, non fino a questo punto!!! ;)Ci sono anche i miei amici e le persone a cui tengo in loro. Non voglio dire, con questo, di essermi ispirata a tizio o a caio per creare un mio personaggio, ma a un groviglio di esperienze, di caratteri, di modi di fare, di volti… tutti in disordine, scambiati, incasinati… ma tutti profondamente radicati alla mia anima.Perchè hai scelto di scrivere un libro fantasy?Al cinema, nella lettura, a teatro ho sempre rifuggito il realismo. Mi piacciono le storie fantastiche ed è quindi stata una scelta obbligata per me. Ma non è fantasy classico quello che scrivo e lo è sempre meno.Le mie storie hanno dentro anche tanto realismo: non invento mondi (quasi mai), non spingo l’acceleratore sulla “anormalità” dei miei personaggi. È un po’ come creare deviazioni dalla realtà, è un’alchimia sottile e non sempre riesce… Ma quando riesce, quando un lettore mi dice di essersi lasciato trasportare dentro il mio mondo, quando riesco a fargli pensare anche solo per un istante “perché no, potrebbe accadere…”… beh, credimi, è una grandissima soddisfazione.Che progetti hai per il futuro?Centinaia!!Come prima cosa vorrei veder pubblicato il mio romanzo breve “OGD, ovvero il lato B di ogni cosa”. Un paranormal romance ironico… molto strano.Poi mi dedicherò alla revisione di Meet you on the other side, un romanzo in tre tempi (ma è un libro solo!!), che racconta di mare, di surf, di fuga e di forme di amore, ma non il “solito” amore. I protagonisti sono Eli, una diciottenne romana che ama il surf e ha appena perso il padre in mare; Jay, un ragazzo inglese con un passato da dimenticare e tanto da imparare; Deep… un tipo davvero molto speciale.E poi sto pensando proprio in questi giorni a Oltre, l’ultimo capitolo della saga del giaguaro, di cui fanno parte 436 e Thunder + Lighning, e a tal proposito so che la casa editrice Casini – Art of life sta preparando una bella sorpresa sul suo sito web. Ma non posso dire di più.Mi piacerebbe anche scrivere un prequel della saga: vedrebbe come protagonista James McFarlane, il padre di Redlie… ma questa è un’altra storia ;-)Intanto procedo con Nina Cortez, un progetto di novelle seriali di genere thriller-horror ambientate in un mondo distopico e ispirate alle hit degli anni ’80 e ogni tanto penso anche a Gaia, la mia strega senza voce di un romanzo o racconto di guerra che un giorno forse scriverò….Mi fermo qui, altrimenti ti riempio il blog!!Abbiamo finito con le domande. Vuoi aggiungere qualcosa?Ti ringrazio per aver letto 436 e per avermi proposto questa intervista. Mi fa sempre piacere rispondere alle curiosità dei lettori.Da poco tempo ho anch’io un blog, il cui design è stato curato dalla bravissima Azzurra Ponti, dove spero di poter raccontare di me, dei miei personaggi, delle mie storie… senza annoiarvi troppo. Questo è il link: www.annagiraldo.altervista.org.In bocca al lupo da tutti i lettori.Redlie, il giaguaro e tutti gli altri membri della cricca ringraziano sentitamente!Viva il lupo!!
GRAZIE DI CUORE AD ANNA PER LA FIDUCIA DATAMI E PER AVER RISPOSTO ALLE MIE DOMANDE!