Stavo leggendo un interessante articolo della Dott.ssa Falconetti, e mi sono detta: ” Perchè non condividerlo? “.
Allora ho deciso di iniziare una rubrica “Parlando di…” che tratterà di argomenti cosmetici specifici, come INCI, Siliconi, Coloranti… cioè tutte quelle cose che si nascondono dietro/sotto/incollate al cosmetico che compriamo e usiamo. Sono argomenti spinosi e che spesso vengono trascurati per un pò di luccichio in più, ma io credo, che nella vita la conoscenza faccia sempre bene e che tutti dobbiamo avere una reale possibilità di scelta. Per essere più chiara… se io so cos’è la paraffina (argomento dei prossimi articoli) e conosco la sua funzione e le sue caratteristiche posso scegliere di usarla o meno, ma se non la conosco, la userò senza scegliere di farlo.
Quindi è a questo che voglio arrivare, voglio diffondere delle informazioni importanti per noi make up addict in modo che possiamo scegliere consapevolmente! Sembrerà banale, ma la possibilità di scelta è una delle caratteristiche più importanti della democrazia.
La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta. (Theodor Adorno)
Passiamo ora all’ interessante articolo della dottoressa, che riporto qui:
Cerchiamo di capire meglio come è fatto un cosmetico e quali possono essere le sostanze che lo costituiscono. Gli ingredienti che compongono solitamente un prodotto cosmetico sono molteplici e sono compresi nella lista sotto riportata, suddivisi in classi. In gergo tecnico gli ingredienti cosmetici vengono chiamati materie prime:
1. TENSIOATTIVI
2. EMULSIONANTI E SOLUBILIZZANTI
3. LIPIDI
4. ADDITIVI REOLOGICI E FILMOGENI
5. UMETTANTI
6. ANTIOSSIDANTI E SEQUESTRANTI
7. CONSERVANTI E ANTIMICROBICI
8. COLORI E PIGMENTI
9. AUSILIARI E INTERMEDI
10. SOSTANZE FUNZIONALI (PRINCIPI ATTIVI)
Un ingrediente fondamentale che non è stato elencato, ma è una materia prima anchessa, è l’ACQUA : quasi tutti i cosmetici sono costituiti prevalentemente da acqua, anche fino al 90% della composizione, ed è importante che essa possieda precisi requisiti chimico-fisici e di purezza microbiologica.
- TENSIOATTIVI : sono ingredienti fondamentali per produrre i tensioliti, cui appartengono shampoo, bagnoschiuma, doccia-schiuma e gli altri cosmetici per la detergenza;
- EMULSIONANTI e SOLUBILIZZANTI : si ritrovano nelle emulsioni, cioè prodotti formati dalla mescolanza di una fase acquosa ed una oleosa, come creme, latti, balsami;
- LIPIDI : sono ingredienti fondamentali per le emulsioni e rientrano nella composizione anche di rossetti, stick per labbra ed altri prodotti a base grassa;
- ADDITIVI REOLOGICI e FILMOGENI : servono a dare al cosmetico la consistenza e la scorrevolezza voluta e sono costituenti fondamentali dei gel.
In tutti i prodotti, poi, sono quasi sempre presenti gli ingredienti che vanno dalla classe 6 alla 10 : che acquistiamo cioè un tensiolita , una emulsione , un idrolita (= a base di acqua, come tonici, dopobarba) o un gel troveremo quasi sempre come ingredienti antiossidanti , conservanti , coloranti (non sempre), ausiliari e soprattutto SOSTANZE FUNZIONALI.
Notare che le sostanze appartenenti a queste classi sono anche quelle che più spesso danno problemi di SENSIBILIZZAZIONE o ALLERGENICITÀ , se si escludono le ipersensibilità individuali a determinate sostanze che possono riguardare ovviamente i componenti di qualunque classe.
Le materie prime possono essere di origine varia: minerale, animale, vegetale o di sintesi; attualmente la maggior parte degli ingredienti cosmetici è di origine sintetica, cioè ottenuta in laboratorio, qualcuna è ricavata dal mondo vegetale o animale e qualcosa infine è di origine minerale. A riguardo, esistono due diverse concezioni formulative:
- la scuola AMERICANA che predilige la stabilità, la gradevolezza e l’economicità del prodotto, facendo quindi uso di ingredienti perlopiù di sintesi o minerali;
- la scuola EUROPEA, di impostazione più naturalistica.
1. la recente riscoperta e valorizzazione della FITOTERAPIA, con lutilizzo delle piante per la cura di sé in senso lato, quindi anche per la cura del proprio corpo;
2. l’acquisizione che i prodotti di origine minerale (in realtà derivati dal petrolio come vaselina e olio di vaselina: i cosiddetti petrolati ) non sono poi così innocui e sicuri;
3. la messa al bando dei prodotti di origine animale in seguito allo scandalo della mucca pazza e alla paura di trasmissione dellENCEFALOPATIA SPONGIFORME BOVINA (BSE) verso linizio degli anni 90 (ricorderete senzaltro una nota marca che pubblicizzava shampoo al midollo di bue o alla placenta: attivi che hanno senzaltro una notevole funzionalità cosmetica, ma che oggi fanno solo rabbrividire);
4. lespansione del mercati a dimensioni intercontinentali, che obbliga i ricercatori a formulare prodotti che siano ben accetti anche in paesi dove certe materie prime non sono considerate sicure e dove vengono magari richieste altre garanzie (vd. Giappone e Svezia che non consentono limportazione di cosmetici contenenti determinati conservanti, diffusi invece nei mercati europei e statunitensi).
Tutti questi fattori hanno giocato a favore di una costante richiesta di prodotti di origine vegetale ed hanno condizionato, ovviamente, anche la produzione industriale.
Anche se sono in continuo aumento, quindi, le materie prime derivate dal mondo vegetale per le diverse classi di ingredienti indicate, siamo piuttosto lontani dal poter trovare sul mercato un prodotto integralmente vegetale.
Spesso si parla di cosmesi naturale o di cosmesi a base naturale , intendendo con ciò un prodotto cosmetico che contiene uno o più estratti, ricavati dalle piante: generalmente gli estratti vegetali costituiscono i cosiddetti PRINCIPI ATTIVI o SOSTANZE FUNZIONALI (classe 10), materie prime da sempre utilizzate per la caratterizzazione del prodotto, per dargli cioè una connotazione naturale , vegetale e così via. Ovviamente introdurre nel cosmetico uno o più derivati da piante, pur dandogli una connotazione naturale, non significa ottenere un cosmetico vegetale , in cui tutti gli ingredienti utilizzati sono di origine vegetale.
Infatti la maggior parte delle materie prime è ancora prevalentemente di sintesi , dove cè una disponibilità e una possibilità di scelta enorme per tutte le classi; seguono, in termini di disponibilità, varietà e costi, i prodotti di origine vegetale modificati con piccoli procedimenti chimici; solo il 30% delle materie prime è disponibile in forma completamente vegetale.
Al consumatore non resta che privilegiare i prodotti che vantano una elevata percentuale di componenti di origine naturale, cominciando a prestare una maggiore attenzione a quanto riportato in etichetta .
…Articolo indubbiamente interessante e che mi sembra un buon inizio per la mia nuova rubrica, ma voglio porvi delle domande che potrebbero aiutarmi negli articoli successivi.
- C’è qualche ingrediente che vorreste conoscere meglio?
- Quale credete sia il prodotto cosmetico più “inquinante” per la vostra pelle?
- Guardate l’Inci?
Vorrei discutere liberamente di questo con voi, se vi va…