Festa di Addiopizzo.
A pochi giorni dalla commemorazione di Peppino Impastato, un altro importante evento anti-mafia si svolge in Sicilia, a Palermo; nella cornice del Giardino Inglese, l’associazione Addiopizzo ha organizzato una 3 giorni, che si conclude oggi, per parlare di consumo critico e legalità, e per svegliare le coscienze dei siciliani sopratutto, vittime spesso inermi del sistema mafioso che governa la nostra terra. Parlare di mafia è molto importante, sopratutto nei periodi in cui la mafia decide di stare in silenzio senza balzare agli onori della cronaca con attentati spettacolari, la mafia preferisce che ci sia silenzio attorno ad essa, in modo da poter esercitare indisturbatamente il proprio potere. Per questo è importante che eventi come questo promosso da Addiopizzo, siano in Sicilia frequenti e seguiti, è fondamentale divulgare tutto ciò che non è mafia perchè da questa “montagna di merda” dobbiamo liberarci.
Sto cercando di dare a Bellimbusto una forte caratterizzazione anti-mafia, in quanto siciliano sono profondamente amareggiato e dispiaciuto di questo connubio quasi naturale, Sicilia uguale mafia, è vero che la colpa è principalmente nostra, è pure vero che abbiamo anche il potere di poterla cambiare qualcosa. In questo articolo non faccio la crono-storia dell’evento, preferisco parlare delle emozioni che questa tematica mi suscita, sempre, perchè immaginare una terra libera dal pizzo, dal malaffare, dal clientelismo e dai soprusi è quello a cui tutti dovremmo ambire.
Di anni ne sono passati, credo 8, da quando una mattina, Palermo, si è svegliata sommersa di scritte che recitavano “un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità“, e otto anni dopo, parlare di un importante evento anti-mafia, che gode anche di numerosi ed importanti testimonial (Pif, Ficarra e Picono ieri erano sul palco) è sicuramente un esempio che lascia ben sperare. Le cose non si cambiano da un giorno all’altro, ci vuole tempo e la teoria dei piccoli passi è sicuramente quella da seguire, e i ragazzi di addiopizzo di cose sono riuscite a farne, dalla costituzione di un bacino di associazione alla creazione di un circuito di negozi ed imprese pizzo-free, a loro grande merito e un affettuoso ringraziamento per il lavoro fatto e per quello che ancora faranno.
Oggi, a Palermo, qualcuno ha addirittura trovato il coraggio di ribellarsi al pizzo! Certo, la grande maggioranza continua a pagarlo, perchè è culturalmente che si deve intervenire, e in questo le istituzioni non hanno certo lavorato nel migliore dei modi, l’intreccio mafioso-politico, evidente e palese, non ha nessun interesse nel far cambiare le cose, deve essere la nostra voglia di libertà e legalità a dar vita ad una “rivoluzione culturale”.
Per visitare il sito di addiopizzo
Lista dei negozi pizzo-free
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